Un dj, la rosticceria, fiumi di alcol e anche il poker! Il tutto a due passi dal commissariato di polizia di Mondello. Sì, proprio quella splendida località del palermitano dove la signora Angela lanciò il tormentone “non ce n’è coviddi”. Attribuire alla donna che è stata anche indagata per altri video che istigavano alla ribellione alle regole del Governo è ovviamente impossibile. Ma non stupisce fino in fondo che in quella villa di Mondello ci fossero ben 53 persone, tutti tra i 18 e i 25 anni e che abbiano fatto davvero di tutto oltre al ricco menù che le forze dell’ordine hanno già reso noto. Tutti sono stati multati per gli importi che conosciamo, dai 400 ai 500 euro, pagabili anche in forma ridotta se, come al solito, si provvede entro pochi giorni.
E come informano dal commissariato qualcuno ha preferito pagare subito (e meno) ed estinguere la sanzione, altri hanno preso tempo e qualcuno starebbe pensando di presentare ricorso. Pure! Ma non è finita qui visto che alcune decine tra i 53 invitati della festa organizzata sabato scorso sono stati negli uffici di polizia di viale Regina Elena per essere ascoltati dagli investigatori.
Nessuno quella sera è riuscito a sfuggire agli agenti nonostante i tentativi di nascondersi tra le siepi o di chiudersi dentro una delle tante stanze della villa a tre piani che si trova di fronte alla spiaggia di Mondello. Gli agenti, attirati anche dalle numerose macchine parcheggiate, hanno iniziato ad orbitare attorno all’immobile. Gli invitati però, vedendo strani movimenti, hanno abbassato la musica e spento le luci nella speranza che i poliziotti si arrendessero. Un accorgimento, forse tardivo, che non è servito ad evitare la perquisizione da parte.
Gli indizi all’interno erano piuttosto chiari: bottiglie di alcol e bicchieri, alcune valigette con le chips per giocare a poker, pezzi di rosticceria lasciati a metà, tutta roba messa in un angolo dentro cui c’erano una consolle per dj, i cavi degli impianti audio e altro ancora. Lentamente gli invitati si sono raccolti nel salone centrale, mentre i poliziotti di Mondello aprivano ogni porta spingendosi pure sul tetto, dove qualcun altro si era nascosto pensando che fosse il posto più sicuro.
Il party era stato organizzato facilmente sui sistemi di messaggistica. Per violare il coprifuoco, poi, i proprietari hanno anche preso soldi per affittare qualche stanza per fermarsi a dormire.
Chi c’era alla festa? Il “field” era composto da gruppo di studenti liceali e universitari, giovani professionisti, proprietari di locali, imprenditori e organizzatori di eventi, in un mix abbastanza equilibrato fra i due sessi. Mica male se non fosse che siamo ancora in piena emergenza Covid.