Che fine ha fatto il poker live al casino di Campione d’Italia? Uno degli asset più importanti che ha sempre portato centinaia, migliaia di players nelle varie room che si sono spostate all’interno della mega struttura dell’enclave italiana in Svizzera o nella splendida sala eventi del nono piano, sembra continuare a rimanere fermo ai box.
Giornalmente seguiamo le complesse vicissitudini della sala da gioco campionese che, intanto ha ripreso le attività, riuscendo anche a mantenere quell’equilibrio economico-finanziario che era stato fissato nel concordato su cui si basava la riapertura. I guai non sono mancati, vedi le vicende dell’ex amministratore unico Marco Ambrosini (vi consigliamo di fare qualche ricerca e di leggere tutte le news su Campione d’Italia nella nostra sezione dedicata ai casinò) e le continue schermaglie sindacali che continuano a minare la solidità gestionale e di sopravvivenza in senso stretto della casa da gioco. In parole poverissime, se non cambia la mentalità autoctona difficilmente non si incontreranno problemi e problematiche di vario tipo.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a denunce e polemiche col rischio che, se la politica di Roma, dovesse tornare ad occuparsi della vicenda, il rischio che si rimetta mano pesantemente a tutto l’affaire è altissimo.
Detto questo scenario non proprio idilliaco anche se, ripetiamo, la casa da gioco va bene, del poker cosa se ne farà?
Dai primi di marzo, dopo le notizie che hanno travolto l’ex au Ambrosini, la palla è passata a Stefano Silvestri, nuovo amministratore delegato.
Ambrosini aveva promesso, e messo, nel piano industriale, il rilancio del poker dopo pochi mesi dall’apertura. Peccato che, per una serie di gare (due se non andiamo errati) prima definite, poi sospese, quindi riprese, il gioco live non è stato mai affidato. C’era il nome di Euro Rounders in pole position, visto che l’organizzazione aveva presentato un piano molto ambizioso e condito da vari eventi e iniziative. Mentre i contratti non si definivano e questo affido non veniva mai messo a terra, Ambrosini è stato travolto dalla storia recente che l’ha portato (per ora?) a doversi fare da parte.
Il poker dal vivo è rimasto ancora in attesa, “in the tank”. Che fine hanno fatto quelle carte? Tutto da rifare? Non si sa.
Intanto arriva Silvestri, ad che viene dal Saint Vincent Resort and Casino dove il poker live ha avuto una grande storia ma che, da anni, è tutto fermo dopo la parentesi De Vere Concept che ha lasciato un po’ tutti con l’amaro in bocca. È vero che i problemi dalle parti del lago di Lugano sono ben altri ma questo vertical sembra rimanere ancora fermo nel cassetto nonostante le grandi potenzialità che ha sempre dimostrato di avere in quel bacino di utenza. Silvestri si è insediato da una quarantina di giorni e, di sicuro, prenderà in mano il faldone nei prossimi giorni. In molti non sono così ottimisti dopo aver visto la sua nomina. Forse perché Saint Vincent, negli ultimi anni, come detto, non ha proposto pagine così entusiasmanti per il poker dal vivo. Il tempo gioca ancora a favore dell’Hold’em, comunque.
Sullo sfondo aleggiano da sempre diversi papabili (anche Pagano Events?) per prendere in mano il business che, però, con la nuova geografia “pokeristica” generatasi negli ultimi anni (tra chiusura a Campione e Covid-19) risulta sensibilmente cambiata. La vicinissima Milano, l’offerta Svizzera, il Liechtenstein e il King’s di Rozvadov che ormai drena tantissimi player di un field ricco e in forma ma non infinito.
Tra questi, a parlare di Campione d’Italia, è tornato Andrea Bettelli, ex numero uno del Campione Poker Team, che si è gettato in un progetto nazionale come il Prestige Events che partecipa ai grandi eventi live italiani e internazionali: “Speriamo che la questione si sblocchi presto perché sarebbe un vero peccato vanificare gli sforzi del passato che fecero di Campione uno dei punti di riferimento internazionali. Credo che fare la sintesi delle migliori organizzazioni, ognuna coi propri eventi potrebbe essere l’unica maniera per costruire un palinsesto interessante e utile allo scopo. Tutto il resto sarebbe anacronistico”.
Aspettiamo notizie.