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Cristaldi: ‘Nessuna notizia certa su nuove tasse sulle vincite di poker in Spagna’

29 agosto 2023 - 11:21

I poker player italiani passati alla cassa in Spagna all'Ept di Barcellona non hanno ricevuto 'brutte sorprese' e secondo l'esperto fiscalista Sebastiano Cristaldi 'rinunciare alla tassazione alla fonte sarebbe sconveniente per il fisco'.

Foto Danny Maxwell

Foto Danny Maxwell

“Se la Spagna ha rinunciato alla tassazione alla fonte sui giochi allora l’ipotesi circolata nei giorni scorsi è valida. Ma se così non è siamo portati a pensare che le nuove regole ipotizzate non siano reali e, in ogni caso, andrebbero in contrasto con il divieto di doppia imposizione e con la sentenza della Corte di Giustizia Europea Blanco/Fabretti che scongiura proprio questo tipo di ulteriori vessazioni”. Sebastiano Cristaldi, esperto fiscalista che ha scritto e condotto la lotta contro l’operazione All In dell’Agenzia dell’Entrate liberando i poker player italiani dalla minaccia della spada di Damocle della tassazione sulle vincite nei tornei live proprio grazie al successo nella giurisprudenza europea, fa il punto sulle notizie poco confortanti arrivate dalla Spagna alla vigilia del lunghissimo festival dell’European Poker Tour di Barcellona. Il governo iberico pensava di equiparare il player ad un atleta sportivo cambiando radicalmente le regole della tassazione. Il tutto senza poter dedurre le spese. 

Tuttavia a livello empirico le notizie che arrivano, anzi, che non arrivano, dalla Catalogna, sono assai confortanti: nessun player passato alla cassa pare abbia trovato brutte sorprese riscuotendo serenamente i propri premi. “Se questa legge fosse entrata in vigore i giocatori avrebbero dovuto pagare subito alla cassa i premi come funziona a Las Vegas - spiega Cristaldi - ma se così non è e dopo una serie di verifiche pur non avendo trovato riscontri ufficiali su questa norma, possiamo essere ragionevolmente tranquilli anche per i motivi esposti poc’anzi”. 

In effetti sembra bizzarro che la Spagna possa rinunciare alla tassazione alla fonte: “Vi sono delle incongruenze che sono quelle di rinunciare alla tassazione alla fonte che finora ha comunque applicato e non ha senso rinunciare. I conti li hanno fatti bene tutti gli stati e il fisco sa che vince sempre tassando alla fonte. Andare a rincorrere il contribuente non è mai conveniente. Quindi sembra strano che la Spagna voglia cambiare indirizzo e tassare nuovamente le vincite. Vorrebbe dire anche bocciare il gioco a livello nazionale e internazionale e non credo ci sia interesse a farlo. Anche la Spagna ha i suoi principi di tassazione ma nel conto vanno inserite anche le spese e in quell’ipotesi circolata questo non era possibile. In Italia, ad esempio, una pratica del genere sarebbe incostituzionale anche se il fisco italiano ha provato più volte a fare cassa andando contro i nostri principi”. 

I player italiani possono giocare tranquilli con la speranza di ottenere i premi più importanti in una casa da gioco della comunità europea dove non sono previste ulteriori tassazioni né in terra spagnola né al ritorno in patria. Ovviamente un consiglio da un esperto in caso di grosse somme di denaro vinte che possono modificare la propria posizione patrimoniale è sempre bene prenderlo. 

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