Sta diventando una vera e propria asta l’acquisto di Allied Esports Entertainment, società che detiene anche la proprietà della società che organizza le attività del World Poker Tour. Avevamo creduto che l’offerta di Bally’s Corporation potesse allontanare definitivamente il primo offerente, Element Paetners. E, invece, in queste ore arriva il rilancio: all’offerta di Bally’s Corporation di 90 milioni di dollari, Element Partners ha risposto con una “three bet” di 90,5 milioni, mezzo milione in più per provare a mettere le mani sul Wpt e sulle attività di esports oltre che della società. A questo punto Bally’s non è mai stata effettivamente “in” come analizzano alcuni siti Usa anche se Allied Esports sembrava aver preso seriamente in considerazione l'offerta di Bally, al punto che il suo consiglio di amministrazione l'ha classificata come una "proposta superiore".
L'offerta originale di Element per acquistare il World Poker Tour a gennaio, in effetti, era di $ 78,25 milioni. In questo accordo, concordato da entrambe le parti, Element avrebbe pagato ad Allied Esports 68,25 milioni di dollari in contanti. I restanti $ 10 milioni sarebbero stati prelevati dalla somma totalizzata dal prelievo del 5% delle quote di iscrizione ai tornei WPT, pagate in tre anni.
In realtà l’offerta iniziale era di 100 milioni di dollari, addirittura. Poi gli eSport erano finiti fuori dal probabile deal e Bally's è sceso a $ 90 milioni. Era questa l’offerta che Allied sembrava prendere molto sul serio anche perché avrebbe lasciato Allied con la divisione eSport in mano.
Element ha avuto tempo fino alle 17 del 19 marzo per battere l'offerta di Bally, cosa che ha fatto di appena mezzo milione di dollari.
Le società hanno apportato diverse altre modifiche al loro accordo originale. Il deposito di Element è stato aumentato da $ 4 milioni a $ 10 milioni. Se Allied accetta un'altra proposta, deve pagare a Element $ 3,4 milioni, un aumento dai $ 3 milioni.
La commissione per inadempimento di Element, invece, è stata aumentata da $ 3 milioni a $ 10 milioni. Alla società è inoltre vietato pagare tale quota per uscire dall'affare.
Se una qualsiasi delle condizioni di vendita non è stata soddisfatta entro il 30 settembre, ciascuna delle parti può ritirarsi. Questa data è stata posticipata di sei mesi, originariamente era il 31 marzo. Tradotto, l’affare dovrebbe ormai andare in porto e complimenti per il Wpt, unica società, finora di poker live, ad aver aumentato il suo valore nel tremendo 2020.