Il poker e stato grande protagonista dei film anni 70-80 del cinema italiano. L’unione coi grandi film western, poi, era pressoché perfetta anche se restituiva un’immagine del gioco che potrebbe aver volontariamente alimentato quel retaggio negativo che l’hold’em continua a portarsi addosso. La scomparsa del mago, illusionista, attore, controfigura, autore di libri di magia, Tony Binarelli, che si è spento la scorsa notte all’età di 81 anni all’ospedale romano Sandro Pertini, ci dà modo di ricordarlo a modo nostro. Purtroppo Toni era malato da tempo e non ce l’ha fatta più e ha lasciato un vuoto dopo essersi affermato per decenni come grande prestigiatore diventato popolare prendendo parte a diversi programmi televisivi.
Ma quello che vogliamo ricordare è il suo legame col poker. Da buon prestigiatore le carte sono una materia base per chi fa questo lavoro. I trucchi, la manipolazione del mazzo, l’effetto fisarmonica, la semplice smazzata per mischiare, sono il minimo sindacale per chi fa il suo mestiere. E, non a caso e per chi ancora non lo sapesse, sono Sue le mani in tanti film in cui alcune scene vedono protagonisti i giochi, anche quelle di Terence Hill per i giochi di prestigio con le carte nei film di Trinità. Ovviamente il fine era stupire l’avversario con azioni mirabolanti per guadagnare edge durante il gioco che era rigorosamente short deck e con regole simili a quello che in molti chiamano “poker tradizionale”.
Eh la controfigura di Toni e chissà di quali altri maghi saranno state le mani in altri film in cui la partita è cruciale nella trama e nelle scene principali? Di sicuro le inquadrature strette sul prestigio di Trinità erano di Toni.
I suoi show di magia sono stati molto apprezzati in tv negli anni ‘80 e ‘90, quando fu protagonista in alcuni programmi di Corrado, Mike Bongiorno e Pippo Baudo. Tony Binarelli, pseudonimo di Antonio Binarelli, era nato a Roma il 16 settembre 1940. Dopo aver imparato i trucchi del mestiere, debuttò da professionista, nel ruolo di se stesso, in uno sceneggiato della Rai, «Serata al Gatto Nero».
La svolta nella sua carriera è arrivata a partire dagli anni ‘70, quando ha raggiunto la popolarità partecipando al Rally canoro e ai primi tre anni di trasmissione di Domenica in condotta da Corrado, ampliando il suo repertorio al mentalismo e ai fenomeni paranormali. Tanto che negli anni successivi, dopo aver portato nei suoi show il coinvolgimento del pubblico, si cimentò nella conduzione e nell’ideazione di programmi di magia. Divenne inoltre consulente per il Teatro Sistina di Roma dove portò numerosi spettacoli dando una mano ai giovani maghi e artisti a farsi conoscere.
Non solo poker, però. Binarelli aveva raccontato in più interviste di aver affascinato con i suoi trucchi anche Federico Fellini, con cui aveva lavorato poi in «Tre passi nel delirio». Ha anche preso parte come controfigura a una cinquantina di film: noto come «Mister contromani», come attore ha partecipato a Bluff - Storia di truffe e di imbroglioni, regia di Sergio Corbucci e «Io sto con gli ippopotami», di Italo Zingarelli. Nella sua carriera ha vinto tre Campionati mondiali di illusionismo. Dal 1991 al 1995 conquistò il Telegatto e venne premiato anche a Montecarlo (1998) e Las Vegas (2000).