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Rapporto Eurispes 2023, 13 giocatori italiani su 100 giocano spesso al poker online

25 maggio 2023 - 14:18

Il 35,1% degli intervistati del Rapporto Italia Eurispes 2023 ha giocato a poker online, sempre e spesso ben 13 giocatori italiani su 100

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Ieri a Roma è stato presentato il Rapporto Italia dell’importante ente di ricerca nazionale Eurispes. Uno studio complesso di 1.057 pagine e che affronta anche il tema del gioco pubblico che l’ente in questione studia ormai da anni aiutando anche a sdoganare la pessima immagine che certa politica aveva pensato di affibbiare al settore per combattere la ludopatia ottenendo l’effetto inverso senza tutelare il giocatore. 

Il focus del focus sul poker dà le corrette dimensioni di un settore che sembra ritagliarsi ormai il suo spazio costante e ormai imprescindibile nell’immensa industria del gioco pubblico che cuba nel 2022 una somma pari a  pari a 14.617 milioni di euro (+2.102 milioni di euro, pari a +16,8%  rispetto all’anno precedente); considerando solo le imposte indirette, il gettito delle  attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 13.802 milioni di euro (+2.131 milioni di euro, pari a +18,3%).
Per quanto concerne il volume d’affari, si stima per il 2022 una spesa di oltre 19,6 miliardi di euro per il gioco, con un aumento del 2% rispetto al 2019 e del 28% rispetto al 2021.
Una buona notizia per il poker (quello legale è prettamente online) è che la raccolta del gioco via web ormai tocca i  70,5 miliardi, il doppio rispetto ai 36,4 miliardi del 2019. 
Una brutta notizia, invece, è che, sempre rispetto al 2019,  si registra un calo dei giocatori italiani  (dal 28,2% del 2019 al 21,3% del 2023). Sono diminuiti coloro che giocano solo dal vivo (erano il 18,3%) e, al contrario, lievemente aumentati coloro che giocano esclusivamente online (dal 2% al 4,2%). Il gioco dal vivo ha dunque perso appeal, dicono gli statistici di Eurispes ma il riferimento non è ai club di poker live che, naturalmente, non sono tracciati dallo Stato e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. 

L’indagine vuole capire qual è la frequenza dei giocatori rispetto ai vari verticali. Prima di passare allo specifico del poker online i giochi di carte (Poker online, Texas Holdem, black jack, ecc.) (il 64,6% mai, il 22,5% qualche volta).

Alla domanda “a quali di questi giochi legali con vincita in denaro gioca?” Parlando di poker online gli italiani hanno risposto: 
Mai 66,9%
Qualche volta 22,2%
Spesso 10,4%
Sempre 2,5%

Rispetto agli altri giochi che perdono quasi tutti mentre tengono i Gratta e vinci, i giochi di carte nel 2019 il 69,9% non ci giocava mai, nel 2023 il 64,6%. 
Segnali confortanti, da un lato e sconfortanti dall’altro, arrivano dalla percezione dell’esistenza del gioco illegale. La consapevolezza dell’esistenza del gioco illegale passa dal 22,3% al 31,6, quasi dieci punti percentuali. Ma di questi nessuno dice di aver partecipato. In aumento, però, e siamo pronti a scommettere in buona parte nel poker online, chi ha ammesso di aver partecipato passa da 4,6 a 6,4%. Le percentuali di percezione salgono al centro e al Nord Ovest mentre sulle Isole rimane bassa al 21,2% mentre chi ha ammesso di far uso di piattaforma dot com al 9,4% è sempre il Nord Ovest. 

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