Tokyo, scoperta bisca di poker illegale: arrestati tre cittadini cinesi
Bisca clandestina di poker illegale in un quartiere di Tokyo. La polizia nipponica arresta tre cittadini cinesi, principali indiziati del reato.
Scritto da Redazione
Foto di Jase Bloor su Unsplash
Come in ogni Paese anche in Giappone è consentito giocare soltanto attraverso quello che viene proposto dallo Stato, ma in maniera del tutto differente da come avviene negli stati del vecchio continente. Ad esempio sono consentite le lotterie, sono previste alcune scommesse sportive e soprattutto esiste il Pachinko che è una sorta di slot machine che si rifà al gioco del flipper e che viene gestita da società private.
Le partite a poker, invece, anche quelle tra amici, dove comunque c’è del denaro contante sono considerate illegali e se la Polizia coglie in flagrante qualcuno si rischiano multe piuttosto salate e anche qualche anno di carcere.
Tuttavia, anche in un Paese civile e rispettoso come quello nipponico, dove generalmente le regole vengono rispettate, possono succedere degli imprevisti. La Polizia ha infatti arrestato tre cittadini cinesi sospettati di gestire una sorta di casinò di poker illegale in un condominio del quartiere di Kita, proprio nella grande metropoli di Tokyo.
Certo, in questo caso non parliamo di piccole somme anche perché le forze dell’ordine ipotizzano che gli organizzatori abbiano guadagnato circa 60 milioni di yen. Una cifra non proprio ridicola che tradotto in termini a noi più vicini, sarebbe pari a circa 410mila euro.
Dei tre sospettati soltanto uno ha confessato mentre gli altri due al momento hanno dichiarato che si trovano lì soltanto per giocare, anche se la Polizia si è dimostrata sicura di una loro implicazione. In questo caso, stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine il giro di partite sembra abbastanza grosso con circa 12 giocatori al giorno.
Resta un fatto quasi assodato che i tre cittadini cinesi prendevano una percentuale da ogni partita e che altri 9 giocatori sono accusati di gioco d’azzardo illegale. Del resto anche il poker online nel Paese del Sol Levante non è consentito e l’unica maniera per giocare davvero è con soldi virtuali.