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Un ex playmaker Nba denunciato per gioco d'azzardo: aveva una vera e propria poker room in casa

14 agosto 2021 - 08:06

L'ex play Nba Antonio Burks è stato denunciato per promozione e organizzazione di gioco d'azzardo illegale. 

Scritto da Ca
Un ex playmaker Nba denunciato per gioco d'azzardo: aveva una vera e propria poker room in casa

Non è il primo guaio con la legge ma, stavolta, per lui sarà dura uscirne pulito. L’ex playmaker Nba dei Memphis Grizzlies, Antonio Burks, è stato denunciato per promozione aggravata del gioco d’azzardo dopo che la polizia ha scoperto a casa sua un vero club con tavoli, chips, mazzi di carte e un libro mastro che conteneva tutti i debiti di gioco. Non solo, la room aveva anche un sistema di sorveglianza e alcune carte laminate avevano su la scritta “Burks Poker Palace Rules”.

A riportare la notizia è stata la Fox. La polizia di Memphis ha ottenuto dopo una lunga indagine un mandato di perquisizione nella casa di Burks alla fine di luglio.Con tutto il materiale sono state fermate anche tre persone che in quel momento si trovavano all'interno dell'abitazione. Uno di questi ha confessato che lì si giocava d’azzardo e che Burks era l’organizzatore di tutto. Tesi confermate anche dai messaggi che la polizia ha potuto leggere sul cellulare di uno dei fermati dove l’ex Nba parlava esplicitamente della sua room.

Pare che le partite si svolgessero due volte a settimana e che la proprietà specifica fosse utilizzata specificamente per giocare a poker.
Burks, 41 anni, è originario di Memphis e ha giocato a baseball all'Università di Memphis dal 2001 al 2004. È stato scelto dagli Orlando Magic nel secondo turno del Draft NBA 2004, ma è stato scambiato con i Grizzlies della sua città natale poco dopo. E’ passato successivamente ai Miami Heat dal 2006 e poi ha lasciato l’Nba volando in Serbia e Bulgaria, ma la sua carriera si è conclusa nel 2009 dopo uno strano fatto di cronaca in cui Burke pare abbia sparato a un uomo durante una partita di dadi.
Il playmaker rischia di essere ricordato più per le sue malefatte che per il basket.

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