Effetto poker live, c'è ancora qualche casa da gioco che non ne capisce l'importanza
L'effeto del poker, dalle Wsop a Sanremo passando per Nova Gorica e volando fino a Rozvadov produce ricchezza ma i casinò italiani continuano a non capirlo.
Il poker live riesce sempre a stupirci e a spostare sempre masse di players che si traducono anche in turisti, ospiti di hotel, di ristoranti, consumatori insomma. Si traducono in indotto, insomma. I discorsi starebbero a zero dopo le 28mila entries del Big50 delle World Series of Poker. Ma Las Vegas è un altro pianeta per il poker e, seppur dobbiamo ragionare ormai in “scala” in Italia e in Europa, dobbiamo assolutamente evidenziare come questo concetto rimanga forte e valido. E rimaniamo sempre più stupiti di fronte ad alcune case da gioco (quelle italiane) che non riescono a sfruttare questa ricchezza. Pensate all'indotto avuto dal Rio Casino a Las Vegas con 28mila entries che, ovviamente, non significa players unici che, comunque, saranno tantissimi in attesa dei conteggi ufficiali. E ripetiamo, hotel pieni, ristoranti e bar stracolmi nei dinner break e per tutto il giorno.Possibile che a sale da gioco come Venezia rifiutino tutto ciò? E che Saint Vincent abbia fatto di tutto per liberarsi di un'organizzazione che, ne fummo testimoni parlando con gli stakeholders, stava riempiendo la città iniettando consumi e risorse? Eppure è così.
Con Campione d'Italia fuori gioco l'Italian Poker Open è volato a inizio anno a San Marino dove ha distribuito migliaia di entries con un mani di quasi 2mila buy in. A Sanremo a maggio ha piazzato numeri da capogiro con 2800 entries al main oltre a tutti i buy in dello schedule. Si può pensare ad un effetto Ipo se i dati ufficiali di Sanremo parlano di 3,87 milioni di introiti (+13,3%) nel mese di maggio, dati che consolidano il trend di crescita del Casinò? E dopo Ipo la poker room è cresciuta a + 23,8% dall’inizio dell’anno.