Il poker live è ripartito a metà tra mega fake news e fanta-norme
Il poker live nei club è ripartito ma a metà e soprattutto con una marea di fake news e fanta norme totalmente inventate: ecco come stanno le cose.
Il poker live, alla fine, è ripartito. Non in tutta Italia ma solo in alcune sale e, prevalentemente nelle regioni più colpite dal coronavirus. E questo è il primo fatto. Molti addetti ai lavori, comprese le principali sale d'Italia, hanno preso le distanze da alcune riaperture per il timore che qualsiasi controllo o fatto di cronaca potesse compromettere la ripartenza definitiva di tutto il settore. Noi torniamo a scriverci chiarendo in premessa per l’ennesima volta che in questa battaglia siamo sempre dalla parte del poker live e del gioco pubblico in generale che continua ad essere nel mirino di una discriminazione e di una demonizzazione senza precedenti.
Detto questo ne abbiamo lette di ogni in questi giorni. Cose senza senso e senza appiglio giuridico normativo. La più bella è di una certa “federazione” che avrebbe dato dei permessi “e basta con le polemiche”. Ci siamo resi conto che ci sia una grossa confusione nel settore e invitiamo chi organizza ad essere onesto coi suoi. Ricordando sempre che, ad essere in difetto, è lo Stato che non ha mai regolamentato il settore del poker live pur essendoci ancora in vigore una norma che attende da 11 anni il suo regolamento attuativo. Ci sono sentenze e precedenti nella giurisprudenza e c’è anche la componente di abilità che prevale sempre e comunque sull’alea. Ma bisogna sempre stare attenti perché a spaventare è l’ignoranza in materia dello Stato stesso.
Di castronerie, insomma, se ne sono sentite parecchie. Ma c’è stato anche chi ha ragionato molto bene e a questi operatori vorremmo che ci si appoggiasse per non rovinare tutto. Alcuni messaggi poco “subliminali” e assai diretti ad alcuni organizzatori hanno detto che i controlli ci saranno e che ci sarebbe stata anche una circolare che paventava una rappresaglia ben più dura a livello nazionale.
I discorsi stanno a zero. Siamo alle solite. Il poker live non è esplicitamente vietato a meno che non si trovi nella tabella dei giochi proibiti della Questura (anche se non è neanche in quella dei giochi consentiti) e alcuni locali potevano anche riaprire. E, attenzione, i Monopoli di Stato con la Guardia di Finanza, hanno controllato tutte le sale che offrivano gioco per ribadire il concetto che le gaming hall autorizzate dovevano rimanere chiuse e anche chi raccoglieva in questi giorni scommesse ha dovuto chiudere quel reparto ricevendo anche sanzioni salate.
Per cui, in caso di controllo, poi, il rischio c’è sempre.