Il poker live non deve temere la variante Omicron
I poker players sanno già come affrontare restrizioni, tamponi, Green Pass e tutte le misure per il contrasto al Covid-19.
L'attesa per le misure che il Governo italiano pensa di prendere da qui a qualche giorno prima del Natale per conservare l'ottima situazione sanitaria ma a rischio per via della crescita delle ospedalizzazioni e dei contagi, non manda in ansia il poker live. E non deve destare grosse preoccupazioni.
Ovviamente per i grandi eventi i grattacapi crescono in caso di tamponi e verifiche ulteriori ma il poker dal vivo c'è già passato tra i vari lockdown e, ultimamente, proprio in quel di Rozvadov, al King's Resort, dove i contagi in crescita e le restrizioni non hanno spaventato l'organizzazione e hanno mandato in porto eventi con grandi afflussi di players come le Wsop Europe.
I giocatori si sono dimostrati assai diligenti e, anche se ci ripetiamo, in queste ore è proprio il caso di farlo visto che le situazioni mutano repentinamente e, come dicono in molti, però, non bisogna farsi prendere dal panico.
Appunto, "No panic!", come si dice, calma e gesso, insomma. Servirà forse inasprire alcuni controlli o ripristinare alcuni protocolli sanitari ma non ci sarà nulla di più di quel che già era stato pensato quando amncora non c'erano i vaccini. Noi c'eravamo e allo Sharkbay di San Marino, la scorsa estate il torneo venne svolto con la massima regolarità e col primo Green Pass d'Europa probabilmemte. Tampone o prima dose di vaccino addirittura e torneo giocato senza la creazione di cluster di contagio, ma solo di montepremi da distribuire ai players che tornavano a giocare dopo mesi di clausura.