Il poker live può essere sicuro, ecco l'approccio di San Marino
Il poker live può essere sicuro, ecco l'approccio di San Marino nel primo torneo importante post lockdown nella Gt Poker room dopo il lockdown da Covid-19.
Bene, bravi, bravissimi ma soprattutto responsabili. Lo staff della Giochi del Titano, della poker room di San Marino, di IPO e di EuroRounders ma soprattutto i players,hanno seguito pedissequamente tutte le norme igieniche e di tutela di sicurezza che la società della piccola Repubblica inglobata nella penisola italiana, avevano fissato per riaprire tutte le attività di gioco. Banco di prova un torneo che ha attirato ottimi numeri e che rappresentava il primo vero grande evento ufficiale in una location autorizzata, organizzato nel post lockdown per il contenimento del contagio da Covid-19.
C’erano dubbi, diciamocelo. Non era facile, diciamo anche questo. Non per l'organizzazione, ma per il contesto generale e forse anche un po' per la comunicazione nazionale sul virus. Ma la civiltà e la responsabilità di tutti i giocatori con uno staff inflessibile pronto a santificare le mani in tutti i momenti di cambio di tavolo, di uscita e ingresso in sala, è stata determinante.
I players hanno tenuto diligentemente la mascherina ai tavoli con qualche rilassamento dopo tante ore con le protezioni abbassate ma col personale sempre pronto a far rispettare le norme.
Tutti hanno compreso che era ed è fondamentale rispettare alcune regole basilari per essere piuttosto sicuri di non contrarre nulla. Un bel segnale per la ripresa del poker live, insomma. Una conferma che la community pokeristica è matura, responsabile e con la testa sulle spalle.
Ma come funzionava la sicurezza nella Gt Poker San Marino? Oltre a tutti i dispositivi di sicurezza possibili e immaginabili, la room dei Giochi del Titano, è presente anche un impianto di ricambio dell’aria “che garantisce una elevata diluizione dell’aria ambiente nelle nostre sale da gioco. E’ al momento uno degli strumenti più efficaci per limitare la trasmissione aerea dei microorganismi presenti nei nuclei dei droplet aerotrasportati o di microparticelle così come assicurato dal nostro progettista”, spiegano dall’organizzazione.