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Il poker online visto da Ice Londra: ridimensionato sì ma sempre fondamentale nell'offerta globale

10 febbraio 2020 - 00:22

Il poker online non è più protagonista assoluto del mercato ma si è ormai ritagliato il suo spazio nel bouquet dei giochi a livello internazionale. 

Scritto da Cesare Antonini

Il poker online è ormai un semplice verticale dell’approccio di tutte le concessionarie internazionali a 360 gradi e non più un grande protagonista in grado di dominare il mercato e di trascinare tutto il Gambling mondiale. Torniamo da Ice Londra come Gioconews.it dove abbiamo potuto seguire tutte le aziende e le novità del mercato del gioco internazionale. E voi lettori vorrete ovviamente sapere che novità c’erano sul poker e qual era la presenza in fiera. Beh, come detto, non si vede più quella presenza massiccia di almeno 10 anni fa. Anche ad Ice (così come in tutti gli eventi e le esibizioni nazionali e internazionali), l’hold’em online e le sue varianti, avevano spazi ampi se non spazi interi di stand enormi. Adesso la presenza è limitata ad alcune piccole nicchie o pc su tavoli dove vengono mostrati i tavoli, come per BetConstruct, top sponsor dell’evento che ha dedicato anche la vela all’ingresso al poker ma così come a tutti gli altri giochi. Poi c’era Evenbet che lanciava il suo network, ovviamente dot com, ma anche e soprattutto Playtech che, su questo verticale, come sempre, ha iPoker e nel grande stand nel padiglione “N” ha piazzato una grossa scritta per richiamare l’attenzione. Ma è l’unico network valido a livello internazionale di una certa importanza e di grande affidabilità disponibile al momento. 

Oltre a queste poche presenze (qualcosa c’era anche nello stand Igt Lottomatica), a farla da padrona erano i casinò games, le slot online, quelle mobile e i bookmaker. Oltre al floridissimo mercato di Vlt e giochi da casinò. Ha iniziato ad occupare una buona porzione di un padiglione il fenomeno degli eSports, con un’arena e la promo di alcune aziende che iniziano a fare cose incredibili. 

Ancora, però, nessuno ha fatto quello in cui è riuscito il poker (dal 2003, Moneymaker, etc etc) a livello di boom. I dati del casinò online fanno impressione per crescita. E anche le scommesse non scherzano. Aspettando gli eSports crediamo ancora che il poker e tutte le sue varianti, siano le uniche in grado di poter fare quel boom ma anche di raccontare storie molto affascinanti e decisamente diverse. 

Ma dobbiamo essere razionali e, nonostante tutto, il mercato del poker online si è dimensionato ed è contenuto in una quota che rimane comunque considerevole. In settimana il Portogallo, nonostante una condivisa lanciata comunque ancora in maniera debole, ha annotato un calo sia a livello live oltre che online. L’Italia ha paradossalmente un mercato ancora importante in grado di dare un impulso alla condivisa dovesse entrare un giorno con Francia, Spagna e, appunto, il mercato lusitano. Con tanti stati Usa che sono in rampa di lancio con la speranza poi di agganciarsi in una liquidità che potrebbe rappresentare un sotto-mercato a livello intestatale bypassando l’empasse a livello federale. 
Delusione?Scoraggiamento per vedere il poker relegato in piccoli spazi negli stand? Questo è il mercato e, sì, bisogna lavorare e trovare spunti di crescita. Ma per il momento è giusto così, senza drammi e senza disperazioni. Il poker non morirà mai.

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