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L'integrazione auspicabile tra poker live e online sublimata nel nuovo main Wsop

16 novembre 2020 - 15:35

Come auspicavamo dal lockdown in poi, serviva un modello di integrazione tra il poker live e quello online e quello Wsop main event 2020 è quello da seguire.

Scritto da Cesare Antonini

Con il main event Wsop giocato su due piattaforme diverse, in Usa con la versione “domestic” e nel Resto del Mondo, nel dot com, nella versione “International”,e con le finalissime che si giocheranno dal vivo tra Las Vegas e Rozvadov per poi andare a vedere il super heads up finale che eleggerà uno dei campioni del mondo più universale visto finora, si sta avverando una delle nostre speranze. Insomma, il “merging” che cerchiamo da tempo, quello di mescolare le formule live con quelle online nei principali circuiti e in tutte le forme che esistono in questo momento sul mercato, sembra finalmente atterrare tra noi in una delle sue forme più sublimi.

L’abbiamo scritto spesso, se siete stati attenti: con la pandemia che c’ha costretti in lockdown e a giocare online, molti circuiti, ormai quasi tutti, si sono adattati alla loro versione digital. Ma abbiamo auspicato che poi, finita l’emergenza, i sistemi messi in campo per salvare i conti economici e tenere caldi i players, non si sarebbero dovuti riporre nel garage o in cantina come per dire, vabbè tanto ormai il peggio è passato. No, si doveva costruire un modello sostenibile e da tenere sul campo e non messo da parte una volta passata la bufera. Fare tesoro delle solution trovate era primario. Le Wsop sembrano andare oltre, verso la direzione che auspicavamo.

Se è vero che la vita cambierà (noi speriamo vivamente di no) alcuni field saranno ridotti in alcune location. Sviluppare tornei con formule in grado di interagire tra l’online e il live (qualifiche web finali dal vivo o viceversa o altro ancora) può non solo salvare i numeri di tanti tornei ma  sviluppare altre forme di business e generare nuovi margini. Siamo troppo avanti? In realtà nei tornei internazionali tutto questo già accade. E bene così.

Ovviamente si spera che almeno gli spostamenti siano riaperti con maggiori possibilità di girare per incrementare le presenze live ma pensare ad alcune forme d’assembramento da qui a qualche mese è davvero imprevedibile.

Ma live quando si tornerà a giocare? Nei mesi scorsi ci siamo lanciati in qualche pronostico sulla riapertura dei circuiti dal vivo. Stavolta potrebbe essere più facile prevedere quando si potrà tornare a giocare ma rispetto alla prima ondata la diffusione del virus è capillare in tutta Europa. Quindi per gli spostamenti, come dicevamo prima, ci saranno più problemi rispetto a maggio-giugno scorsi. Vaccino a parte, se l’economia vuole sopravvivere, le riaperture dovranno avvenire almeno a gennaio 2021. La prima data per ora presentata è quella del Tana delle Tigri al Perla di Nova Gorica a marzo 2021. Sono tantissimi mesi e nel 2020 scoppiò la prima ondata da noi e in tutta Europa. Ma, ripetiamo, le nostre tasche e quelle dei governi non possono permettersi di rimanere al verde per troppi mesi. Marzo può essere davvero una data buona.

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