Le grandi contraddizioni dei social network: ban del gioco legale, minori depredati nel Gaming
Le contraddizioni di Facebook tra il ban preventivo e arbitrario del gioco pubblico e truffe gravissime su minori sul gaming online.
Quello che abbiamo pensato appena abbiamo scoperto questa Class Action contro Facebook da parte di tantissimi utenti americani? Tutto molto bello, ma soprattutto "equo". Se da una parte assistiamo ad un’opera di oscurantismo preventivo e totalmente randomico del Gambling legale, dall’altra scopriamo questo pazzesco business sulla pelle dei più deboli, una presunta frode che sarebbe di una gravità immensa. Ma di cosa si tratta specificatamente? In Usa le chiamano “Friendly Fraud”, frodi amichevoli, la traduzione è facile. In poche parole la class action in questione accuserebbe Facebook di aver ingannato i bambini e i loro genitori con acquisti in-game su un certo numero di giochi mobili.
Secondo un rapporto di Reveal News, i memo interni di Facebook non solo incoraggiavano la strategia di massimizzazione del profitto, ma si riferivano anche ad alcuni dei bambini come "balene" ideali per spendere centinaia, se non migliaia di dollari, sugli aggiornamenti del gioco. Un quindicenne, ad esempio, è riuscito a scaricare $ 6.500 in giochi durante un periodo di due settimane.
Nel settore del gioco d'azzardo, le "balene" sono grandi giocatori che perdono grandi e perdono costantemente, e sono quelli che sostengono il banco della casa. Ma chiamare “whales” dei minorenni incollati al tablet o allo smartphone è davvero gravissimo.