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Poker live, al Tribunale di Catania i buy in aumentano fino a 550 euro

03 luglio 2017 - 10:11

Una nuova vittoria per il poker live: da Catania potrebbe aprirsi la strada al buy in senza limiti o comunque superiore ai 100 euro della Corte di Cassazione. 

Scritto da Cesare Antonini

Abbiamo sempre detto che il poker live le regole se le sta facendo da solo. Well, se venisse confermato tutto quello che emerge dalla causa dell'hotel "Ora Luxury" di Acireale, i buy in dei tornei dal vivo potrebbero addirittura salire fino a 550 euro! Ma freniamo gli entusiasmi perché la validità è ristretta all'ambito territoriale di competenza del tribunale di Catania seppur rappresenta un precedente davvero importante nella fitta letteratura del settore. Manca naturalmente una causa simile in Corte di Cassazione dove, il livello di buy in, è ancora fermo a 100 euro e, detto tra noi, rimane un'ottima "assicurazione" per chi organizza poker dal vivo.

Ma com'è andata a Catania? Il Tribunale ha assolto 17 persone (tra organizzatori e giocatori) perché è stato riconosciuto per l’ennesima volta che il poker live sportivo è un gioco d’abilità, o meglio, le skills prevalgono sull’alea.
Gli imputati, come si legge su Assopoker, erano stati rinviati a giudizio per aver partecipato o organizzato un torneo di texas hold’em. Il particolare importante di questa vicenda è l’entità del buy-in. Come abbiamo spesso sottolineato, nelle sue tre importanti sentenze, la Corte di Cassazione ha sempre “raccomandato” l’organizzazione di eventi con “buy-in di lieve entità, senza però specificare un limite. Esperti legali hanno equiparato i limiti del live con quelli vigenti per l’online (€250) ma i giudici siciliani sono andati oltre visto che il buy in era di 550 euro.

A denunciare tutti e interrompere il final day furono le Fiamme Gialle. Sotto sequestro finirono il materiale da gioco, i tavoli, i monitor, i computer e 96.000 euro circa
L'avvocato difensore Gianluca Cantone ha centrato la difesa "nel processo l’orientamento della terza sezione della Corte di Cassazione sia del 2012 che del 2013. Ritenendo che il texas hold’em sia gioco di abilità e non di azzardo in presenza delle seguenti condizioni:
ove lo stesso sia svolto secondo modalità “torneo”, ove siano previste quote, predeterminate, di partecipazione uguali per ciascun giocatore, sia, altresì, prevista l’assegnazione di un numero uguale di gettoni, di valore solo nominale, per tutti i giocatori
impossibilità per il giocatore di rientrare in gioco, una volta esaurita la dotazione originaria, ed impossibilità di aumentare la predetta dotazione acquistando ulteriori gettoni,
preventiva individuazione del premio finale, meglio se in natura e non denaro".
 
Come detto la sentenza del tribunale di Catania costituisce un novum per tutto il panorama giuridico italiano ad oggi. "Oltre ad abbracciare i principi della Cassazione (già fatti propri da altri Tribunali ordinari come suddetto) - prosegue l'avvocato con AP - supera il “limite” relativo alla quota di iscrizione, ritenendo per la prima volta un giudicante che le modalità di torneo ad eliminazione diretta,la pubblicità del stesso, il fatto che avessero partecipato giocatori da tutta Italia, il fatto che fosse un mega evento di durata di 5 giorni, il fatto che il premio fosse attinto esclusivamente dalle quote di iscrizione, uniti all’assenza di aleatorietà e scopo di lucro ( i due elementi costitutivi della nozione di giuoco d’azzardo dettata dall’art. 721 c.p.), giustifichino un buy –in dell’importo di € 550 a partecipante".

Certo ci sono voluti più di 4 anni di processo, questo chi organizza poker live deve sempre metterlo in conto anche se continuano ad arrivare vittorie e precedenti favorevoli. Ma tutto grazie a sacrifici economici e di tempo di chi decide di andare in fondo.

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