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Poker live e Covid-19, tra ripresa e incertezze a due passi dal confine

10 agosto 2020 - 14:30

Spaventa nel rapporto tra poker live e Covid-19, l'annullamento dei tornei al casino di Divonne per l'aumento dei contagi nella regione francese in questione.

Scritto da Cesare Antonini

La settimana andata in archivio poche ore fa ha vissuto l’ottimo momento del poker live con i 756 entries di IPO San Marino e una gestione delle regole di sicurezza sanitaria che sono sembrate funzionare al meglio, ma anche con la decisione del Casino de Divonne-les-Bains e di TexaPoker che, in una nota, hanno annunciato che i tornei di poker che dovevano organizzare insieme a settembre e ottobre sono stati cancellati.

Partiamo dalle brutte notizie. A due passi dall’Italia e con il casino di Sanremo che sta giocando in totale sicurezza con i divisori di plexiglass, la situazione francese sembra preoccupare. Una decisione drastica in un Paese come la Francia che sembrava aver superato il coronavirus in un men che non si dica e che, invece, compie passi indietro notevoli in questa fase. Una scelta forse drastica ma che sembra preoccupare.

L’altra motivazione, Rozvadov a parte, è che la tipica capacità del poker live di far muovere players per tutta l’Europa e non solo, è ora assai limitata. Anche il field di IPO San Marino, al 95% (senza dati ufficiali però sotto mano sulla nazionalità delle entries) prettamente italiano, ha dimostrato che in questa fase i players si spostano molto meno e, come per il turismo, preferiscono tornei a stretto giro.

Tornando al casino di Divonne, gli organizzatori non hanno voluto correre alcun rischio a causa dell'aumento del numero di casi positivi per Covid-19 nella regione Rhône-Alpes e intorno al Lago di Ginevra.  La speranza è che il virus si mantenga a livelli accettabili di diffusione e soprattutto controllabili anche se il problema non sembra essere il gioco live ma tutta una serie di comportamenti che, probabilmente, andavano gestiti diversamente (discoteche ed eventi di piazza ad esempio).

Giocare in modo sicuro con un’altissima percentuale sembra possibile. Anche senza plexiglass con una continua santificazione delle mani e l’utilizzo ferreo delle mascherine.

Rozvadov in questa fase rappresenta, invece, un unicum per il poker dal vivo. Si gioca liberamente ma se quello che abbiamo detto prima vale, e i numeri lo stanno a confermare, è ovvio che in questo momento storico avere una location come quella di Leon Tsoukenik a cavallo tra Repubblica Ceca e Germania e con l’Italia e altri paesi balcanici vicinissimi, è oro puro.
Non resta che aspettare e vedere le prossime settimane come evolvono i contagi e il contenimento del virus in attesa del vaccino che risolverebbe tutto, ovvio. Ma il poker live dipende da tantissime variabili, troppe, tra contagi, leggi, Dpcm e chissà cos’altro che fare previsioni esatte sembra piuttosto irreale.                                    

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