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Pot (senza) Limit Omaha al King's Resort: è la strada giusta per le varianti?

08 aprile 2019 - 13:51

I super numeri al King's Resort per un torneo di Pot Limit Omaha confermano la bontà della location e il successo di eventi costruiti come si deve. 

Scritto da Cesare Antonini

Ben 516 entries e oltre 1 milione di euro messi in palio. Potrebbe essere il risultato di qualsiasi torneo di poker che seguiamo giornalmente giusto? E invece no. Sono i numeri del The Big Wrap del King's Resort di Rozvadov, un evento unicamente basato sul Pot Limit Omaha. Ah le varianti! Tutti fanno i fighi e i belli che grindano Plo, giocano a Horse a Razz a Badugi. Poi li ritrovi al solito 100ello marcio No Limit Hold'em con re entry, ingressi al final table in average e gioco totalmente travisato. I tornei di Omaha o Seven Card o proprio di Horse, fanno 15 iscritti, o 30 o al massimo una 50ina e si grida al successo. Ma non vogliamo entrare nella solita polemica freezeout sì, freezout no, "bingo poker" e tutta la solita "manfrina".
Vogliamo celebrare il grande investimento riuscitissimo su un torneo da Pot Limit Omaha dal prize pool di 1 milione di euro e che è stato superato ampiamente e con un field pazzesco. The Big Wrap scrive una nota importante nelle pagine della storia del poker e segna la strada per il futuro. O meglio, ribadisce un concetto importante: qualsiasi format o variante si voglia organizzare, le cose vanno fatte per bene e l'evento deve essere un evento promosso con i crismi e con una precisa strategia. Al King's di Rozvadov non riesce tutto benissimo, va detto. L'offerta, però, è davvero devastante e continua con garantiti e tornei tutti i giorni, eventi tutte le settimane. Normale che qualche calo di presenze, di tanto in tanto si verifichi.

Solo che lanciare un torneo di Plo da 2,350 euro di buy in con un field alla fine molto variegato e non solo composto dai soliti noti (arrivare a 516 entries non è facile solo con Tony G, Elky e Leon) non è così immediato.
L'idea agli organizzatori del King's crediamo sia venuta dopo il successo del compleanno di Tony G proprio al King's. Un super evento Omaha che ha dato il via all'organizzazione di questo super evento.
Ora basta non abusare della "breccia" aperta nel muro del solito Hold'em e non forzare la mano. Chissà, magari la svolta per la diffusione in Europa delle varianti arriverà proprio dal King's? Non ne abbiamo mai fatta una malattia ma è inaudito che l'alfabetizzazione pokeristica sulle varianti in Italia e in Europa sia così bassa.

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