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Sul poker live decide il Consiglio di Stato: speranza e preoccupazione per il settore

21 maggio 2018 - 11:31

La sentenza del Consiglio di Stato indirizza il poker live verso la necessità di una regolamentazione: che succederà col nuovo Governo?

Scritto da Cesare Antonini

La politica della Lega Nord, salvo tornare pazialmente sui suoi passi, aveva aperto alla prospettiva di regolamentare il settore del poker live in Italia. La sentenza del Consiglio di Stato della scorsa settimana, sembra scacciare qualsiasi dubbio sul futuro di questo gioco che continua a proliferare in molte città italiane. "Senza regolare concessione non si può giocare". La riserva di legge sui giochi spetta allo Stato e dopo che si è espresso il Cds sarà durissima tornare indietro a meno che il tutto non venga controvertito in Corte di Cassazione. Tuttavia sarà difficile che un poker club trascini il tutto di fronte ai giudici "supremi".

Come interpretare la situazione? Con speranza o con preoccupazione? Ovviamente tutto dipende dal Governo che sta nascendo. Sia i 5Stelle che la Lega hanno espresso il volere di ridurre e riorganizzare ulteriormente il settore del gioco. Sulle prime la chiusura e il divieto potrebbe essere la soluzione da adottare. Poi, semmai la regolamentazione potrà prendere il via.
Ma siamo così sicuri che il nuovo esecutivo avrà subito in agenda l'emergenza gioco e che sia in grado di mettere mano ad un settore così complesso e sul quale aspettiamo da 9 anni una risposta?
Il futuro è decisamente fosco. Certo la situazione giudiziale ora è tremenda. Anche le indicazioni che lo stesso Cds diede su buy in e premi da erogare senza re entry, sono ormai cadute inesorabilmente. Anche tutti i precedenti dei tribunali locali e Tar regionali stanno diventando carta straccia. Attenzione massima, quindi, i circoli rischiano di esporsi a pericoli giudiziari e quant'altro e ingaggiare pericolose lotte in tribunale.
L'attesa è anche per la nomina del sottosegretario all'economia con delega ai giochi che rappresenta la vera figura di raccordo e il vero centro di potere del nostro settore. Sarà lui a dare la linea del gaming pubblico dei prossimi anni. Ci dirà se la proposta della Lega Nord dovrà essere lavorata o no e se saranno altre le strade da percorrere. Anche sul tema della liquidità internazionale. Ma ci vorranno ancora diverse settimane. Nel frattempo massima attenzione per chi organizza live.

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