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Texas: Dallas investe altri $70.000 in spese legali contro le sale da poker

28 luglio 2023 - 13:36

La città ha speso centinaia di migliaia di dollari combattendo le sale da gioco in tribunale ma un percorso legale potrebbe essere pronto per la revisione della città entro settembre o ottobre.

Scritto da Ca
Foto Brandon Donneraxios

Foto Brandon Donneraxios

Il consiglio comunale di Dallas ha votato questa settimana per destinare ancora più danari nella sua lotta per bandire le sale da poker dalla città. L’assise aveva votato a gennaio per pagare uno studio legale fino a $ 300.000 per rappresentare Andrew Espinoza, capo funzionario dell’amministrazione di Dallas, in una causa contro due club di poker locali e il Board of Adjustment della città.
Mercoledì sono stati approvati altri $ 70.000 per la causa e la città ha speso circa $ 250.000 argomentando contro il suo Board of Adjustment in tribunale. Complessivamente, Dallas potrebbe arrivare a spendere fino a $ 620.000 per il contenzioso. Una follia visto che è in atto anche un percorso che potrebbe portare alla regolamentazione del settore tra settembre e ottobre prossimi. 

Il Dallas Board of Adjustment ha rilasciato un certificato di occupazione alla Texas Card House nel 2019 e successivamente un certificato a un altro club, lo Shuffle 214. La città ha inizialmente dato il via libera ai club sulla base di un'interpretazione della legge statale che suggerisce che le sale da poker potrebbero essere legale. Diverse città del Texas consentono i club di poker purché si trovino in luoghi privati, ogni giocatore ha le stesse possibilità di vincere e la casa non prende nessuna rake.
Questa è un'eccezione al divieto generale del gioco d'azzardo previsto dalla legge dello Stato USa. Tuttavia, Dallas ha deciso nel 2021 che questa eccezione non avrebbe mai dovuto applicarsi ad aziende come Texas Card House o Shuffle 214. Invece, tale eccezione era pensata per i giochi privati, ad esempio, secondo l'assistente procuratore senior di Dallas Gary Powell.
Un bella matassa legale e anche sociale da dipanare per gli amministratori della città. 
 


 

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