Gli stakeholders del mercato tedesco del gioco d’azzardo online sono confident sul fatto che l’autorità di regolamentazione Glücksspielbehörde”, sarà in grado di risolvere le evidenti ostruzioni del settore formato sotto il regime del Quarto Trattato interstatale sul gioco d'azzardo (GlüNeuRStv).
Riflettendo sugli aggiornamenti commerciali del primo trimestre degli operatori che avevano raggruppato la Germania insieme ai Paesi Bassi come giurisdizioni vicine per colpa delle loro problematiche, Mathias Dahms, presidente di Deutscher Sportwettenverband ha riconosciuto "una difficile fase di transizione per tutte le parti interessate".
"È stata una sfida difficile, i mezzi normativi per la Germania sono molto speciali e la situazione non è aiutata dagli interventi dei legislatori e dalla determinazione di come vengono applicate le leggi", ha commentato Dahms sugli adeguamenti del primo anno.
Nonostante abbiano riconosciuto i limiti commerciali di GlüNeuRStv, Dahms e DSWV hanno riconosciuto che il gioco d'azzardo tedesco si trovava in una posizione migliore rispetto al limbo normativo decennale che aveva preceduto il trattato interstatale.
"Ci sono molti aspetti positivi, ora abbiamo database centrali che forniscono informazioni di mercato, una severa regolamentazione sul gioco problematico e un database centrale dei giocatori che verrà utilizzato per stabilire un'autoesclusione completa del cliente su tutti i siti web".
Non la pensano esattamente così molti operatori compresa GGPoker che, proprio tramite il suo manager Marco Trucco, ci aveva spiegato che serviva un’azione per cercare di modificare questo framework normativo.
Esiste anche un problema lander Tuttavia, le continue ostruzioni dei Lander sono state portate alla luce da Joerg Hofmann, Senior Partner dello studio legale Melchers, che ha informato i delegati della BOSE che un tribunale tedesco si era appena pronunciato contro i piani del Consiglio regionale di Darmstadt di imporre un ulteriore limite ai tipi di scommessa contro l'attuale regolatore delle scomme3sse sportive.
Dal 1 giugno, il Consiglio regionale di Darmstadt aveva pianificato di imporre ulteriori restrizioni sul tipo di scommessa sulle amichevoli, sul calcio femminile e sulle scommesse sulle divisioni calcistiche tedesche e austriache della lega inferiore, un ordine che era stato immediatamente contestato dagli operatori storici del mercato.
Hofmann ha informato che se non ci fosse stato alcun intervento, il Consiglio di Darmstadt avrebbe potuto costringere gli operatori di GlüNeuRStv a ridurre le loro scorte di mercato di un ulteriore 60-70%.
Cambiamenti ok ma, così tanti e così spesso forse meglio i no
Nonostante un esito favorevole per gli operatori di GlüNeuRStv, a Hofmann è stato chiesto se gli incumbent dovessero accettare i termini di un mercato in costante flusso normativo?
Hofmann ha analizzato: “Ci sono 35 licenze per gli operatori di scommesse sportive e mi aspetto che la maggior parte di loro rinnovi le proprie licenze. I dati di mercato sono molto interessanti. La Germania è un grande mercato e può essere un mercato più grande per le parti interessate in un ambiente autorizzato”. Stesso vale per il poker online.
“Tuttavia, il mercato può crescere solo se il tasso di canalizzazione può lavorare a favore del mercato regolamentato. Ciò significa che l'operatore deve essere competitivo e avere la possibilità di offrire prodotti a cui i suoi clienti vogliono giocare... Questa realtà si applica ai giochi di poker, casinò e ai tipi di scommessa".
A Sbc ha parlato anche Matthias Kirschenhofer, membro del comitato esecutivo di Sport1 Medien, ha affermato che le parti interessate hanno da tempo accettato che "la Germania sarebbe un work in progress".
“Per il mercato del casinò online, il mercato grigio indica che abbiamo un Ggr di 2,6 miliardi di euro. È un grande mercato che speriamo possa diventare bianco, ma accettiamo anche che ci saranno restrizioni fiscali e pubblicità. Dobbiamo riconoscere i passi positivi del mercato. Se mi fossi chiesto 2 o 3 anni fa se avremmo visto un casinò online autorizzato, avrei detto di no”.