Insider trading, il poker player anglo-libanese El-Khouri sarà giudicato negli Usa

Cinque anni fa, e lo avevamo scritto anche su queste pagine, Joseph El-Khouri, giocatore di poker e securities trader residente a Londra, era stato arrestato con l'accusa di insider trading, per una serie di operazioni illecite compiute utilizzando informazioni rubate da banche di investimento che fornivano informazioni riservate su società quotate in borsa.

Ora il trader ha perso un'offerta del tribunale per impedire la sua estradizione per affrontare le accuse penali statunitensi dopo che i giudici di Londra hanno respinto il suo appello.

L'uomo, che detiene la doppia cittadinanza libanese-britannica, è accusato di aver guadagnato quasi 2 milioni di dollari scambiando informazioni privilegiate. I pubblici ministeri statunitensi affermano che El-Khouri, secondo quanto si legge sulla testata Bnn Bloomberg, “ha fatto regali sontuosi a intermediari, inclusi costosi soggiorni in hotel a New York e un noleggio di yacht in Grecia, in cambio di mance come parte di una cospirazione internazionale di insider trading”.

Gli investigatori britannici della Financial conduct authority - organismo di regolamentazione finanziaria nel Regno Unito che opera indipendentemente dal Governo - hanno condotto le proprie indagini prima di accettare che gli Stati Uniti fossero un luogo più appropriato per processare El Khouri, il quale ha però sostenuto che la maggior parte dei presunti illeciti si fosse verificata proprio Oltremanica.

In una nota, l'avvocato del trader, Richard Cannon, rimarca: “Il mio cliente naturalmente è deluso, ma continueremo a combattere. La sentenza solleva una serie di questioni importanti che chiederemo il permesso alla Corte Suprema di esaminare".