L’ultimo festival delle Triton Poker Series in Montenegro è stato un grande successo, e anche la location è molto apprezzata. Tuttavia, la notizia di grossi cambiamenti fiscali per il gioco d’azzardo nel paese rischia di danneggiare ulteriormente un settore già in crisi. Il Ministero delle Finanze ha approvato un’imposta del 15% sulle vincite dei clienti, basata su proposte di modifica degli articoli dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e della legge sui giochi.
La proposta ha un “duplice obiettivo: aumentare le entrate di bilancio e affrontare il problema della dipendenza dal gioco d’azzardo, soprattutto tra i giovani". Il Ministero ha evidenziato che le imposte sui redditi da gioco d’azzardo erano state “ingiustificatamente escluse” nel periodo precedente.
Il Programma di lavoro per il 2024 del governo montenegrino include questa nuova tassa, che prevede il mandato per una nuova legge sui giochi d'azzardo. Tuttavia, pensate a un giocatore che ha investito 25.000, 50.000 o 100.000 dollari in un torneo con una prima moneta di 600.000 o fino a 1 milione di dollari. Parliamo di aliquote notevoli che penalizzano i giocatori high stakes.
È possibile che le Triton Series cerchino di evitare questo balzello, ma dato il loro status legale in Montenegro, potrebbe essere difficile.
Il primo ministro Milojko Spajić, in carica da ottobre 2023, ha chiesto misure per la tutela del gioco d'azzardo concentrandosi su protezione dei minori, miglioramento della supervisione e controllo, prevenzione del riciclaggio, e gioco responsabile. La proposta mira a ottenere altri 5 milioni di euro dalle vincite per progetti contro la dipendenza.
La Gambling Operators' Association, affiliata alla Camera di Commercio del Montenegro, ha espresso forte opposizione. Afferma che misure simili altrove hanno ridotto i pagamenti degli operatori autorizzati, impattando negativamente le entrate statali. L'associazione avverte che la tassa del 15% potrebbe causare una riduzione del 30% nei pagamenti.
Inoltre, nel 2024, il settore è stato colpito dalla decisione governativa di vietare i pagamenti elettronici per il gioco d'azzardo, suscitando polemiche significative.