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Poker live illegale nei retro dei ristoranti del New Jersey: coinvolti mafiosi e politici

16 aprile 2025 - 18:11

Scandalo legato al gioco d’azzardo illegale nei poker club aperti dietro ai ristoranti nel New Jersey: circa 40 persone coinvolte tra arresti e indagini con politici e mafiosi a stretto contatto.

Scritto da Gt
Foto GrokAI

Foto GrokAI

Ben 37 arresti per una quarantina di persone coinvolte nell’operazione di polizia contro i circoli di poker illegali spuntati come funghi nello stato del New Jersey. Una vicenda assai torbida, visto che nello scandalo sarebbero implicate anche alcune persone legate alla famigerata famiglia criminale Lucchese e addirittura il consigliere comunale Anand Shah e altri criminali che, stando alle molteplici news diramate dai media Usa, pare abbiano operato nei retrobottega di ristoranti in tutto lo stato.

A gestire tutto e a salire ai disonori della cronaca è Anand Shah, 42 anni, accusato di aver gestito le partite di poker illegali. Il residente di Prospect Park e politico è un noto imprenditore che in passato ha posseduto numerose pizzerie Papa John's e Subway.

Il Procuratore Generale del New Jersey, Matthew Platkin, in una conferenza stampa venerdì scorso, ha affermato che Shah non solo gestiva le partite di poker, ma aiutava anche la famiglia criminale a gestire un’agenzia di scommesse sportive online.

"Sono profondamente consapevole della percezione che il pubblico ha dei funzionari eletti nel New Jersey e della mancanza di fiducia che molti hanno nei loro rappresentanti pubblici e nelle istituzioni governative", ha dichiarato Platkin ai giornalisti. "L'arresto di un membro del consiglio comunale non fa che gettare benzina sul fuoco".

Si dice che i profitti del club di poker abbiano superato i 3 milioni di dollari. La polizia ha concluso mercoledì un’indagine durata due anni, con l’irruzione in quattro club di poker illegali collegati alla famiglia Lucchese.

"Si trattava di un'organizzazione criminale altamente strutturata e altamente redditizia, gestita da persone che si ritenevano al di sopra della legge", ha dichiarato Theresa Hilton, direttrice della Divisione di Giustizia Penale.

La famiglia Lucchese, nota mafiosa di New York e del New Jersey, ha tramandato l’attività criminale di generazione in generazione fin dagli anni '20. George "Georgie Neck" Zappola, che la polizia ritiene membro del comitato di giustizia dei Lucchese, è tra gli arresti di alto profilo. Tutti i 39 individui presumibilmente coinvolti sono stati accusati di associazione a delinquere di primo grado, associazione a delinquere di secondo grado e altri reati.

"La criminalità organizzata nel 2025 potrebbe apparire diversa da quella di 50 anni fa, soprattutto grazie alla componente online", ha affermato Platkin. "E parte del linguaggio potrebbe essere cambiato. Ma è la solita vecchia storia. Criminali motivati dall'avidità e dal potere che pensano di essere al di sopra della legge."

Gli imputati rischiano decenni di carcere. La sola accusa di associazione a delinquere è punibile fino a 20 anni.

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