skin

Poker live in Francia, c'è anche chi non riapre dopo il lockdown

17 giugno 2021 - 12:50

Poker live in Francia, c'è anche chi non riapre dopo il lockdown come il club del gruppo Joa di 12 Rue Royale. 

Scritto da Ca

Non solo riaperture e record di presenze nei circoli di gioco e poker club francesi. C’è anche chi, dopo i tantissimi mesi di stop, ha deciso di non riaprire i battenti. E’ stato il Gruppo JOA, attraverso un comunicato stampa, ad aver annunciato la chiusura definitiva del suo Club di Parigi e il suo fallimento.

Inaugurato nel gennaio 2020, dopo oltre 6 mesi di lavoro, questo stabilimento situato in 12 Rue Royale, non è riuscito a trovare il suo ritmo in un mercato parigino molto competitivo e in un contesto sanitario complesso. Se la concorrenza poteva essere scalata o battuta, almeno riferendosi a qualche competitor, la mazzata finale è stata rappresentata dai vari lockdown che hanno costretto i gestori a chiudere definitivamente l’esperienza di gioco.

Il Club è stato costretto dalla pandemia a chiudere i battenti a metà marzo, appena un mese e mezzo dopo la sua apertura. Il JOA, in effetti, sarà stato operativo solo per 159 giorni in totale. Secondo le informazioni raccolta dal portale esperto in poker live francese, lesclubsdesjeuxparisiens,  tre candidati volevano rilevare il club di gioco, ma le trattative non hanno avuto successo.

Questa chiusura mostra anche che per essere redditizi a lungo termine, i club di gioco avranno bisogno di nuovi giochi (roulette, slot e giochi elettronici).

“I nostri team stanno facendo tutto il possibile per facilitare e supportare la ricerca di soluzioni di riclassificazione per i nostri 87 dipendenti, tra i nostri colleghi parigini ma anche all'interno delle altre sedi del Gruppo”, si legge nel comunicato stampa.
“Con 33 casinò in Francia, JOA ha deciso di rifocalizzare il proprio core business e perseguire il suo sviluppo rafforzando l'asse dei giochi e del tempo libero, come l'ultimo casinò del Gruppo, costruito nel Comune di St Laurent-en.-Grandvaux (Giura). JOA è stata costretta ad aspettare fino al 19 maggio, quando è stato revocato il secondo lockdown, per poter aprire le porte del casinò al pubblico”.

Articoli correlati