Poker live in Texas, i costi legali schizzano oltre 600mila dollari

Costi esorbitanti per vincere la battaglia legale contro il poker live in Texas e la domanda sorge spontanea: invece che legalizzare un settore che ha vissuto un boom negli ultimi anni e che rischia di sfociare nelle bische e nelle partite private conviene spendere oltre 600mila dollari per cercare di vincere contro i club?
Secondo il Dallas Observer, è il Dallas City Council a cercare di autorizzare altri fondi oltre ai 200mila dollari già stanziati per affrontare i contenziosi con i due club Texas Card House e Shuffle 214. 
Il denaro sarà utilizzato per due requisiti separati che sono in contrasto tra loro e ottenere un'ingiunzione del tribunale che potrà confermare la revoca dei certificati di occupazione dei club da parte del vicedirettore del dipartimento di conformità del codice di Dallas Andrew Espinoza. 
Anche per i club, che hanno mantenuto il proprio consulente legale in una battaglia che probabilmente si protrarrà fino al 2023, spenderanno cifre pazzesche. 

Intanto lo Shuffle 214 è coinvolto anche in un caso separato sul suo diritto di operare. Un terzo club, Poker House of Dallas, è stato citato in giudizio dalla città a novembre e rischia anche lui la chiusura. Tutti e tre i club rimangono aperti in base a un accordo con i funzionari della città, in attesa della risoluzione finale della questione nel sistema legale del Texas.
Secondo l’Observer, invece, i fondi sarebbero ancora bloccati dopo l’ultima richiesta del 14 dicembre 2022 e nella prossima riunione dell’11 gennaio non c’è nulla all’ordine del giorno. I funzionari vogliono vederci chiaro sul conflitto giuridico delle licenze. Forse ci sono dubbi sulle azioni di contrasto. E chissà se, di fronte alle evidenze giuridiche e alle spese legali altissime, la comunità di Dallas non molli la lotta?