Il mercato potenziale andrebbe a pescare su un bacino di appena 1,4 milioni di abitanti, rendendo necessaria la partecipazione alla liquidità condivisa di poker online. Stiamo parlando del New Hampshire, che non è al primo tentativo di regolamentare l’igaming.
Il momento è assai prolifico: New York, Hawaii, Massachusetts, Wyoming, Maryland, Virginia, Louisiana e Illinois sono tutti al lavoro per cercare di varare un framework normativo per l’online. E tutti hanno già proposto e predisposto la partecipazione all’Msiga, Multi-State Internet Gaming Agreement, al quale già partecipano Nevada, New Jersey, Michigan, Delaware e West Virginia.
A proporre la norma SB 168 sono stati quattro senatori repubblicani. L’obiettivo è sempre quello di migliorare le entrate fiscali dello stato e togliere quote di mercato ai siti senza licenza. La proposta incaricherebbe la lotteria statale di creare una divisione per supervisionare il settore.
Il disegno di legge sottolinea che gli operatori devono essere "sotto contratto con una struttura di gioco autorizzata nello stato del New Hampshire, che può comprendere un sito Web, un'applicazione mobile o un altro portale per la piattaforma di gioco su Internet".
Il New Hampshire non ha casinò, ma ha diverse strutture di gioco di beneficenza che consentono poker, bingo, vendita di biglietti della lotteria ed estrazioni a premi. Ai giocatori è consentito piazzare scommesse su corse di cavalli e levrieri. Tuttavia, non ci sono piste attive nello stato.
Lo stato ha legalizzato le scommesse sportive nel 2019 e la lotteria ha stretto una partnership con DraftKings come unico operatore. Il bookmaker dà metà dei suoi ricavi online e al dettaglio allo stato.
Lo stato tasserà gli operatori del 45% dei ricavi lordi del gioco per finanziare l’istruzione e un fondo destinato ad aiutare gli anziani, i disabili, i ciechi e i sordi.
Il poker non è menzionato specificamente nella legislazione, ma il disegno di legge fa notare che è consentito "un accordo reciproco di gioco interstatale". Come detto, l’idea è quella di aderire alla liquidità condivisa con gli altri Stati USA che hanno già regolamentato il gaming online.