La Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe ricevere presto un ricorso in appello da parte di Stars Interactive Holdings per costringere la Corte Suprema del Kentucky a revisionare la sentenza emessa contro PokerStars per un importo di 1,3 miliardi di dollari. La procedura si chiama “atto di certiorari”, un appello appunto, che costringe un tribunale inferiore a rivedere un suo atto su imposizione di un ordinamento giuridico superiore.
Se concesso, richiederebbe alla Corte suprema del Kentucky, di trasmettere i propri atti alla Corte suprema federale per la revisione. Riceverlo non garantirebbe che Stars ottenga un'udienza, ma porterebbe comunque ad un voto da parte dei giudici se il caso lo dovesse meritare.
Ma cosa era successo? La sentenza affrontava ha ripristinato una sentenza del Franklin Circuit Court contro PokerStars.com. Due anni fa, la corte d'appello statale ha respinto la raccolta delle perdite di gioco. Il governatore Andy Beshear afferma che l'importo totale è di quasi 1,3 miliardi di dollari e l’ordine sarebbe quello di recuperarli. Il Kentucky Justice and Public Safety Cabinet aveva intentato una causa nel 2010. La Corte d'Appello del Kentucky aveva ribaltato una sentenza da 870 milioni di dollari contro PokerStars e qualche mese Corte Suprema dello stato ha passato la patata bollente alla sua nuova società madre, Flutter.
Il caso riguarda le azioni intraprese dalla poker room nel periodo tra il 2006 e il 2011. Il 2006 è l'anno in cui il governo federale degli Stati Uniti ha approvato l'Unlawful Internet Gambling Enforcement Act (UIGEA) nel tentativo di chiudere ciò che fino a quel momento era stato un fiorente mercato grigio per il poker online negli Stati Uniti.
PokerStars è stato tra i siti che aveva scelto di non conformarsi ai desideri del governo. Durante il Black Friday del 2011 il Dipartimento di Giustizia iniziò a sequestrare i domini di vari siti di poker al servizio dei clienti statunitensi. I più importanti tra questi erano PokerStars, Full Tilt e Ultimate Bet.
Perché una cifra così alta? La somma di 870 milioni di dollari era la stima delle perdite lorde dei giocatori nello Stato. Ma questa somma supera la quantità di rake raccolta da PokerStars che ammontava a 18 milioni di dollari.
Sebbene il tribunale di primo grado si sia pronunciato a favore dello Stato nel 2015, la Corte d'appello non è stata d'accordo. Nel dicembre 2018 ha revocato la decisione definendola "un risultato assurdo e ingiusto". Ma ora ci risiamo.
E tira una pessima aria per Stars. Ad aprile scorso lo stato del Kentucky ha avuto l’ok per mettere le mani su 100 milioni di dollari in obbligazioni che PokerStars ora dovrà erogare subito in attesa che finisca la storiaccia degli 1,3 miliardi. Il giudice Franklin Thomas Wingate ha detto allo stato del Kentucky che, intanto, può raccogliere $ 100 milioni in obbligazioni che la room doveva inviare tramite le compagnie di assicurazione durante il lungo processo di appello.
I soldi, intanto, pare siano finiti in un conto di deposito a garanzia designato dagli avvocati dello stato.