Spagna: il gioco pubblico elimina il poker e il gaming illegale
Il ministero della Salute spagnolo evidenzia che il gioco pubblico sta eliminando poker e gaming illegale nel paese.
Scritto da Ca
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Solo il 9 percento del mercato del gioco spagnolo non viene intercettato dal settore regolato. È quello che riporta il Rapporto sulle dipendenze comportamentali del ministero della Salute contraddicendo quello che contestava il ministero dei Consumi. Quest’ultimo dicastero aveva attaccato il settore dei giochi, poker, casino e scommesse, dicendo che stesse crescendo ad un ritmo eccessivo così come gli eccessi.
Tuttavia il 91 percento del consumo totale del settore è concentrato sul gioco pubblico, un settore che non è stato regolamentato dalle rigide regole imposte dal ministro Alberto Garzón, che limitano qualsiasi tipo di pubblicità da parte delle società autorizzate, tranne dall'1 alle 5 del mattino.
Allo stesso modo, l'analisi mostra che il consumo di offerte e scommesse private di gioco è diminuito del 30 percento negli ultimi quattro anni, dal 2018 al 2022, così come l'età media dei cittadini che iniziano in questo tipo di intrattenimento, che ora si attesta a 23,3 anni. A questo proposito, anche il numero di giocatori d'azzardo con possibili disturbi del gioco d'azzardo problematico è stato ridotto del 20 percento negli ultimi quattro anni.
Tuttavia, il rapporto del ministero della Salute mostra un aumento delle operazioni e delle vendite di lotterie e gratta e vinci dell'operatore pubblico Once, motivo per cui il Business Council of the Gaming Sector (Cejuego) ha richiesto che questi risultati siano preso in considerazione per mettere in discussione "l'allarmismo con cui il leader di Unidas Podemos (Garzón) difende l'applicazione della legislazione restrittiva" sul settore privato.
"Il ritratto che viene fatto del gioco privato da parte di alcune pubbliche amministrazioni statali e regionali sembra più supportato da ragioni ideologiche che dai dati del Governo stesso", hanno aggiunto in un comunicato firmato dal direttore generale, Alejandro Landaluce.
Gli effetti positivi si vedono principalmente nei giochi di casinò con riduzioni del 58 percento per chi gioca nel settore illegale al 48 percento per i giochi di carte come il poker. Meno evidenti ma comunque sostanziose le riduzioni per bingo e slot.
“I dati continuano a sfatare i miti sul settore. La percentuale di persone con possibile gioco problematico sta diminuendo, e i dati sono un campione dell'efficacia dei controlli che vengono effettuati nel settore privato del gioco d'azzardo”, ha affermato Landaluce, aggiungendo: "La sfida ora, per raggiungere la tolleranza zero nei confronti del gioco problematico, è che la regolamentazione sia applicata in modo uguale a tutti gli operatori, indipendentemente dalla loro natura pubblica o privata, e che gli operatori pubblici si sottopongano alle stesse esigenze di tutela del utente rispetto a quelli di natura privata. Quell'equità significherebbe un passo definitivo verso il gioco d'azzardo e la tutela dei minori”. Vallo a spiegare ai detrattori del gioco d’azzardo.