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Texas, due disegni di legge rischiano di far chiudere decine di poker room

21 novembre 2022 - 11:42

Due bill di senatori del Texas vogliono eliminare le scappatoie al divieto di gioco d'azzardo per le poker room dal vivo.

Scritto da Ca
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Sempre più a rischio la sopravvivenza delle sale da poker live nello Stato americano del Texas. Il rappresentante D-Houston,  Gene Wu, ha presentato un nuovo disegno di legge alla Camera dei rappresentanti che eliminerebbe molte delle difese utilizzate dagli organizzatori di gioco dal vivo per tenere aperte le loro room. Il disegno di legge, House Bill 732, sta cercando di azzerare le scappatoie che queste aziende hanno utilizzato negli ultimi anni per aggirare le leggi anti-gioco d'azzardo del Texas. Queste modifiche sarebbero significative in quanto eliminerebbero la difesa che queste room hanno utilizzato in passato per rimanere aperte.
In Texas, ci sono tre cose che, da sole o insieme, devono accadere perché ​​un gioco si configuri come illegale: non può essere un luogo pubblico, la room non può prendere una parte delle scommesse (rake) ed  ìduna giusta ed equa possibilità di vincere

In base alla premessa delle poker room in abbonamento, si tenevano in un "club privato", eliminando così l'elemento pubblico. La casa in queste attività non ha preso un rastrello, ma ha addebitato una quota associativa per "entrare a far parte" del club e fornire servizi di bevande e cibo ai giocatori per fare soldi. Infine, la soluzione "equa ed equa" è che i giocatori e le loro abilità determinano vincitori e vinti.

Chi è rimasto in questi paletti ha potuto aprire ma, adesso, c’è il rischio che venga tutto inibito anche sulla scorta del segno di legge di un altro parlamentare, Wu che porrebbe l’accento sulla clausola che il poker debba essere relegato ad un’orbita privata, tagliando fuori tutte le room. 
Secondo Wu, poi, “è probabile che la creazione di un processo di licenza per regolamentare questi club non sia politicamente realizzabile nella nostra attuale legislatura, riteniamo che chiarire la legge in questo modo sia l'unico modo per eliminare la confusione attorno a questi club".

Un danno pazzesco secondo i dati citati da Vaughn, nella sola Dallas 200 dipendenti della Texas Card House sarebbero soggetti a perdere il lavoro e andrebbero persi 2 milioni di dollari in costruzioni e ristrutturazioni aziendali. Anche i soldi delle quote dei players magari potrebbero essere regolati e tramutati in rake con una conseguente positiva ricaduta nelle casse dell’erario locale o statale. 
E possibile che i politici non capiscano che senza queste sale in cui si paga una quota per partecipare come si andasse in palestra, il poker tornerebbe alle partite private senza controllo, nelle bische. 
Senza contare che senza queste attività, i giocatori andrebbero negli stati vicini Oklahoma e Louisiana, dove è disponibile il poker, o i giochi "underground" (senza tassazione).
Tuttavia solo la senatrice del Texas Carol Alvarado sta spingendo per nuovi regolamenti e punti vendita di giochi da casinò e scommesse sportive all'interno dello stato. 

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