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Federico Brunato (King's Resort): 'Puntiamo alle 10mila entries e alle migliori Wsope di sempre'

06 settembre 2019 - 08:39

Federico Brunato, poker director del King's Resort Rozvadov fa il punto della situazione sulla room che dirige tra record e Wsop Europe. 

Scritto da Cesare Antonini

“I prossimi obiettivi? Prima 8.500 entries, poi vogliamo arrivare a 10.000 e siamo confident per le migliori Wsop Europe di sempre al King's Resort di Rozvadov dal 15 ottobre al 4 novembre prossimi”. Ha le idee chiare, anzi, chiarissime, Federico Brunato Poker Director della room punto di riferimento d'Europa per il gioco più amato al mondo. Tanti progetti, tante idee, tante ambizioni. La mentalità è vincente per il manager di origini italiane e che vive ormai da anni in Repubblica Ceca. Con Leon Tsoukernik, il patron del King's, alle spalle, è impossibile non puntare ad alzare l'asticella sempre e comunque. 

Partiamo dal super record del German Poker Masters da 6.961 entries: “Siamo quasi arrivati a 7mila players ma non ci siamo arrivati – analizza col sorriso a Gioconewspoker.it Brunato - stavo per andare io dai giocatori per farli registrare. E' stata una settimana molto stressante e assai difficile. Lo staff ha lavorato al 200% e non me lo sarei mai aspettato di avere 1.500 entries in due flight nello stesso day e senza code e waiting list. Abbiamo ricevuto solo feedback postivi per un altro traguardo in più che ci fa guardare al futuro con soddisfazione”.

Ma dove si può arrivare al King's? “Il prossimo step è quello di 8.500 entries ma poi vogliamo arrivare a 10.000. L'occasione potrebbe essere il Czech Poker Masters da 115 euro di buy in per 500mila euro di garantito. L'evento si terrà a dicembre e speriamo di essere organizzati come per il German Master. Vogliamo eliminare le code per far godere il torneo ai players e farli iscrivere o fare re entry quando vogliono e senza attese”.

Giocatori coccolati a Rozvadov: “Durante il German abbiamo allestito anche un'area fuori dalla room su idea di Leon – spiega Brunato – dove i ragazzi locali hanno preparato pollo arrosto e i players che uscivano per fumare potevano stare all'aria aperta e mangiare e bere in compagnia. E' un modo per cambiare un po' aria e aggiungere servizi ai giocatori ed è stato molto bello e divertente”.

Grazie a Leon Tsoukernik le Wsop hanno trovato finalmente casa in Europa: “E' un evento focus per noi e pensiamo che saranno le migliori Wsop di sempre. Il fatto che abbiamo 170 giocatori qualificati al main event è un motivo in più per far venire molti professionisti perché avranno un field non facile ma molto diverso e variegato rispetto ai 10k normali. In più ci saranno tante opportunità per qualificarsi coi satelliti e arriveranno a oltre 200 ticket. Abbiamo assegnato tantissimi ticket per tutto l'anno e la base che offriamo è ottima”.

Anche qui obiettivo record? “Io ho in testa solo il numero che voglio fare e penso a 600 entries che sarebbe il nuovo record per un evento del genere. Per questo stiamo strutturando anche i satelliti live da 500 euro, 800 euro e anche 1000 euro. Sarà un campionato europeo di poker aperto davvero a tutti e vogliamo fare davvero bene. C'è anche un'idea per un altro taglio di satellite ma non abbiamo ancora ufficializzato e lo potremmo presentare a breve”.

Tanti italiani e i top pro Usa in lizza per il Player of the Year Wsop 2019: “L'Italia schiererà sei giocatori e i più conosciuti sono Nicola Angelini, Giuseppe Fichera, Enrico Campanile e Lorenzo Valentini (neo sponsorizzato da BetBullPoker) e il vincitore di Ips maggio 2019 Egson Krasniqi – elenca Brunato – tra i top player mondiali abbiamo la conferma di Daniel Negreanu che verrà proprio per il Poy e per lui sarà anche il suo esordio al King's. Poi ha confermato già Phil Hellmuth e stiamo aspettando l'ok di Phil Ivey che è stato già qua ed è stato spesso con Leon che l'ha portato anche a visitare Praga e dintorni. Ivey ha detto che Leon è il miglior ospite in assoluto. Dario Sammartino? Spero ci sia e lo inviterò personalmente! Ho tifato molto per lui anche se conosco molto bene anche Hossein Ensan ed è una persona meravigliosa. Certo un campione del mondo azzurro era preferibile!”, conclude Federico che vede uscire fuori il suo sangue italiano.

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