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L'Anj francese contro i siti di gioco online illegali: al via il blocco degli Isp

07 marzo 2022 - 12:29

L'Autorite Nationale des Jeux potrà ordinare agli Internet Service Provider di bloccare gli IP e di redigere una lista nera.  

Scritto da Gt
L'Anj francese contro i siti di gioco online illegali: al via il blocco degli Isp

L'Autorite Nationale des Jeux, l'autorità di regolamentazione unificata del gioco d'azzardo francese, ha ottenuto l'approvazione del governo per ordinare direttamente blocchi IP su siti Web di scommesse/giochi senza licenza.

Il 2 marzo il governo francese ha approvato emendamenti alla "Legge per democratizzare lo sport" che ha concesso nuovi poteri normativi all'Anj per reprimere le attività di gioco a distanza senza licenza.

Gli emendamenti consentiranno all'Anj di ordinare ai fornitori di servizi Internet (ISP) francesi di imporre blocchi di siti Web su siti Web senza licenza, indipendentemente dal fatto che si ritenga che abbiano preso di mira i consumatori francesi.

L'anno scorso l'Anj ha inserito nella lista nera oltre 281 nomi di dominio, di proprietà di 125 operatori senza licenza, mentre faceva appello per ottenere maggiori poteri dal governo francese. Una nullità in confronto ai siti oscurati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato ma il blocco tramite l’Isp è decisamente più efficace dei nostri sistemi.

In precedenza ha delineato la lotta al mercato nero come un obiettivo chiave della sua agenda normativa 2022.

È importante sottolineare che l'Anj ha rivelato che a breve pubblicherà la sua "nuova strategia di cooperazione" per combattere l'offerta di gioco illegale della Francia.

Al di là dei blocchi IP, il regolatore mira a stabilire un rapporto di lavoro con le società di media francesi e le piattaforme digitali statunitensi (motore di ricerca, social network) per interrompere immediatamente la presenza di qualsiasi sito Web illegale.

Il 2022 ha visto l'Anj far avanzare la sua agenda normativa, poiché il mese scorso l'agenzia di regolamentazione ha pubblicato il suo "nuovo regolamento" sugli standard pubblicitari e sulla protezione del pubblico vulnerabile.

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