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Max Pescatori: 'Più Sorare che poker e in attesa delle Wsop 2022 con tanti dubbi sulla nuova location sulla Strip'

10 febbraio 2022 - 17:25

Max Pescatori a 360 gradi tra poker, Sorare, Wsop passate e future e sulla nuova location dei campionati del mondo di Las Vegas. 

Scritto da Cesare Antonini
Max Pescatori: 'Più Sorare che poker e in attesa delle Wsop 2022 con tanti dubbi sulla nuova location sulla Strip'

“La situazione a Las Vegas in relazione alla pandemia globale sembra piuttosto tranquilla anche se ancora vige l’obbligo di mascherina. Non si sa molto sulle World Series of Poker 2022 ma qualche problema forse andrà studiato bene e risolto preventivamente a livello logistico. Poker? Per adesso mi sto solo allenando di brutto e gioco solo a Sorare!”. Un tweet con botta e risposta con Phil Hellmuth mentre è in palestra, ci fa raggiungere un Max Pescatori in formissima mentre conduce una sua giornata tipo nella Sin City ed è sempre più integrato nel field pokeristico internazionale. Tuttavia il 4 volte campione del mondo attualmente non è molto focused sull’hold’em e le sue varianti: “Per adesso sto giocando solo a Sorare, il gioco di collezionismo legato al calcio - spiega Pescatori a Gioconewspoker.it quando gli chiediamo se stesse andando in qualche poker room a lavorare - non sono molto concentrato sul poker in effetti. Ho vinto invece 5 campionati sia in Usa che a livello internazionale grazie a questo gioco che fa guadagnare anche molto. Anche chi era appassionato di fantacalcio e di calcio che ha iniziato con me alla fine è andato a gonfie vele guadagnando molto”.

Il main game, immaginiamo, rimanga il poker e le sue varianti. Per le Wsop, quali sono le prospettive? “Si sa ancora molto poco di ufficiale. Lato pandemia la situazione è tranquilla e ancora va indossata la mascherina a Vegas. Non sappiamo ancora se si dovrà essere vaccinati per giocare le Series, di sicuro per entrare negli Usa si deve avere prova di vaccinazione e dubito che questa misura verrà messa da parte dal Governo Usa”.

In generale le World Series dell’autunno 2021 hanno dimostrato che i giocatori hanno digerito le restrizioni per contenere il Covid-19? “Sì, penso si siano adattati abbastanza bene alle misure anche se c’è stato qualche rumour che parlava di qualche green pass falso ma non è successo nulla di eclatante - prosegue Max - tornando al futuro, parlando di misure è davvero presto per capire. Certo è che se toglieranno le mascherine anche indoor allora vorrà dire che la pandemia è finita e tutto sarà aperto al 100 percento. Sarebbe un segnale importante dal punto di vista del business”.

Ma a giocare dal vivo a poker si prende il Covid? “E’ pur sempre un gioco in cui sei al tavolo 10-12 ore con altre persone e in ambienti molto affollati nonostante le distanze. Durante le Wsop il virus l’hanno preso in tanti, bastava aprire Twitter per leggere molte segnalazioni in merito al contagio. Rispetto ai numeri globali il bilancio è comunque assai positivo e poteva accadere molto di peggio. Ma siamo anche tutti vaccinati”.     

Parliamo della nuova location, il Bally’s e il Paris! che diventeranno Horseshoe e partiranno a brevissimo i lavori, che Wsop saranno quelle del 2022? “Ci sono molti rumour anche su questo ma nulla di ufficiale a parte il trasferimento sulla Strip di Las Vegas dal Rio Convention center - analizza Pescatori - per prima cosa non sappiamo ancora quanto lontano sarà il parcheggio (sarà unico?) e si vocifera che si giocherà un Day1 da una parte e i Day2 in un’altra location, tra Paris! e Bally’s appunto. Qualcuno teme di dover fare lunghissime camminate dall’auto alle room. Finché non verranno finiti i lavori e non ci saranno i tornei in corso sarà difficile capire come staranno davvero le cose. Di sicuro ci sarà un fatto assolutamente positivo e che comunque conta molto nell’economia di un evento: il cibo del Rio faceva schifo e ogni anno peggiorava. Non c’erano opzioni se non andando fuori dal casinò ma quando hai un’ora di pausa è dura. Sulla Strip, invece, di opzioni ne hai tantissime, dal Bellagio al Planet Hollywood a fianco che ha molte soluzioni buone e veloci. E’ un elemento da non sottovalutare”.

Sui tornei c’è qualcosa che vorresti cambiare rispetto allo schedule del 2021? “E’ abbastanza inutile proporre perché non ascoltano mai i players, decidono in pochi e non sentono altri pareri. E credo che in queste Wsop sarà più importante la logistica dello schedule tecnico”.

Finale con una considerazione che potrebbe aprire un serio dibattito sulla Hall of Fame: “Mi chiedo spesso perché non va mai in nomination Jack Effel, td delle World Series che le ha rivoluzionate e le ha fatte crescere in questi anni. Io iniziai a giocarle l’ultimo anno di Matt Savage come td e lui è sempre nominato. Perché non Jack?”.

Pescatori due volte in nomination, quando ricapiterà? “Sarà dura, ma se vinco un altro bracelet…”. Allora good luck!

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