Molly Bloom: ‘Ecco i miei consigli per l’industria del poker’

Anche se Molly Bloom è ormai fuori dal poker da diversi anni, all’Sbc Summit di Barcellona ha avuto ancora tanto da dire come speaker in un panel che ha presieduto dominando il palco grazie alla sua personalità e alla storia fortissima che ha da raccontare. 
Ad approfondire a margine i suoi rari contenuti è stata Jessica Welman, editore di Sbc Americas, che l’ha interrogata sullo stato attuale dell'industria del poker.
Molly, del resto, è stata in grado di fare cose che i casinò e le sale da poker online non possono fare, come curare le sue formazioni. Tuttavia, pensa che ci siano cose che l'industria regolamentata può imparare dalle sue esperienze.
Il poker regolamentato deve proteggere i giocatori, specialmente i dilettanti, ad esempio: "Mi sono concentrata così tanto sull'esperienza, costruendo la fantasia, imparando come far sentire le persone al sicuro, vedendole, ascoltandole, ricordando le loro particolarità e offrendo loro cose speciali", ha spiegato. In effetti Bloom ha ammesso che quando era solo preoccupata di riempire il tavolo per giocare e fare soldi, la qualità dello stesso e l'esperienza sono diminuite.
Senza professionisti nel suo gioco, Bloom è stata in grado di proteggere i dilettanti, qualcosa con cui l'industria, in particolare il gioco online, continua a lottare con soluzioni e azioni di marketing. La sostenibilità dei giocatori è una questione importante nella comunità e ha persino suggerito un nuovo approccio: “Idealmente, nel mio gioco, hai un tavolo con persone con livelli di abilità simili e stili di gioco simili. Quindi hanno questi grandi enormi risultati che sono eccitanti, ma alla fine dell'anno sono distribuiti uniformemente. Quindi è la voglia di giocare a poker, la gioia di vincere e perdere, ma nessuno si rovinerà. Quindi inizierei da lì, cercherei di far giocare i professionisti coi professionisti e i dilettanti coi dilettanti”. Stravolgere il concetto di shark e fish, quindi. 
Barare è un altro argomento importante quando si tratta di protezione del giocatore. "Barare è un grosso problema, ho avuto persone che hanno tentato di imbrogliare. Avevo un set di chip personalizzato e hanno scoperto di quale azienda si trattava e hanno portato i chip. Ho comprato uno Shuffle Master che costa $ 17.000 per evitare qualsiasi problema e ne è valsa davvero la pena”.
Secondo quanto racconta Bloom ha avuto il lusso di rifiutarsi semplicemente di far entrare nel gioco chi sospettava potessero essere imbroglioni, il che è qualcosa di più complicato quando si ha a che fare con casinò e grandi tornei di poker. Tuttavia proteggere il gioco è importante.
Una donna che ha combinato tutto questo nel poker quali strategie potrebbe avere per portare più giocatrici ai tavoli? La mancanza di rappresentanza può essere un problema. In effetti, ci sono probabilmente elementi del gioco che le donne, in generale, acquisiscono meglio degli uomini. "Più vedremo le donne giocare, più le donnesi interesseranno del gioco", ha affermato Bloom. “Penso che sia un gioco bellissimo per le donne. E quando le giocatrici ottengono grandi risultati è incredibile. Hanno l'istinto e la psicologia dalla loro parte”.

Cosa fa adesso Molly Bloom? La poker princess è concentrata su nuovi progetti, incluso il suo podcast Torched, che esplora le storie di atleti dilettanti. Una sciatrice professionista come lei può relazionarsi con i suoi ospiti e le loro esperienze. Come atleta, Bloom ha un'opinione sulla crescita delle scommesse sportive che è radicata sia nella passione che nel pragmatismo. Vorrebbe che le persone amassero lo sport solo per amore del gioco, ma sa che non è la realtà in cui viviamo, specialmente negli Stati Uniti in questo momento. “Dobbiamo solo essere rigorosi nell'isolare lo sport dalle frodi anche se non è facile isolare certi fenomeni e ci vuole un grande lavoro”.