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Negreanu player out in un bar coreano: ‘Sei troppo vecchio!’

17 ottobre 2022 - 10:30

Situazione paradossale capitata a Daniel Negreanu in Corea dove un bar non l'ha fatto entrare perché troppo vecchio.

Scritto da Gt
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L’hanno chiamato Twittertainment e, in effetti, il circo mediatico del social network, sta diventando abbastanza stucchevole. Dopo la lunghissima querelle, flame, polemica o chiamatela come volte, su Garrett Adelstein e Robbi Jade Lew che a noi è suonata anche un po’ montata ad arte, a prendere spazio è un altro personaggio che, sui social di certo non lesina in polemiche e apparizioni, Daniel Negreanu.

Ma cos’è successo al recente winner del Super High Roller Bowl VII a Las Vegas per $ 3,3 milioni, somma che, a detta dello stesso Daniel, gli ha permesso di cancellare una crisi lunghissima e piuttosto irreale per un campione come lui.

Il problema nasce proprio dai festeggiamenti di questo evento. Invece di piazzarsi in qualche club di Las Vegas, che ormai conosce a memoria, ha preferito volare in Corea. Ma quando ha voluto andare a bere qualcosa e a ballare in un locale, l’accesso gli è stato negato.

Nella serata in questione Kid Poker era il vincitore delle World Series of Poker Josh Arieh e il commentatore Ali Nejad. Come dettagliato nel suo tweet, il trio, insieme a un altro amico, voleva qualche drink in un bar chiamato Waikiki Beach Club. Sfortunatamente per loro, i buttafuori non la pensavano esattamente così. A Negreanu è stato chiesto il documento d'identità. Nessun problema, giusto? Avevano tutti più di 21 anni. Ma non era l’età minima il problema: i buttafuori hanno detto che chiunque fosse nato prima del 1985 non poteva entrare. Negreanu è nato nel 1974, così come Arieh. Nejad è più giovane di quattro anni, ma anche lui era troppo vecchio.

Il tweet ha attirato l'attenzione dei giocatori di poker occidentali che sono più abituati a dimostrare di essere abbastanza grandi per entrare in un club.

È uscita fuori anche una possibile tangente che Nejad pensava di offrire al buttafuori, ma ovviamente stava scherzando sul post: cosa sarebbe potuto accadere qualora l’avessero scoperto? Qualcuno ha ipotizzato che il soprannome Kid Poker, forse, non aveva molto più senso. Il tempo passa, comunque, per tutti. E tra due anno Danielino sarà un cinquantenne e giocherà ancora a poker. Di bar per bere a qualsiasi età ce ne sono tanti, una scrollata di spalle e via, cambio locale e un fischio al bancone.

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