Una poker night prima degli Oscar: Chalamet ai tavoli con Maguire, Hart e la bella Kylie

No, non c’era la principessa Molly, ma è stata una partita che poteva certamente finire in quel libro, nel film e nella storia che ha fatto parlare di sé per tanti anni e che risuona ancora nel settore e nel gossip. C’era Tobey Maguire, in effetti, che era uno degli habitué. Ma il promotore della serata, appena sbarcati a Los Angeles per presenziare alla notte degli Oscar, è stato Timothée Chalamet. L’attore, che ha interpretato Bob Dylan in A Complete Unknown e che si è fermato alla nomination (vincitore Adrien Brody), ha ospitato un parterre clamoroso di VIP nell’hotel Chateau Marmont. Una serata non del tutto casuale, considerando la sponsorizzazione di Cartier, che ha visto la presenza di persone del calibro di Tobey Maguire, Kevin Hart, Rich Paul, Nathan Fielder, Theo Von, Kid Cudi e Kylie Jenner, quest’ultima la dolce metà di Timothée.

A fare il report (non certo un blog, visto che il giornalista ha imparato a giocare a poker la sera stessa) c’era GQ, ma tutto contava fuorché le mani da poker, le 3-bet e i jam, anche se qualcosa di interessante è sicuramente emerso ai tavoli.

C’erano “tre tavoli da poker pieni, completi di croupier, baristi, un DJ che suonava tutto, da Sinatra a Let the Beat Build, e un patio sul tetto con una postazione per sigari, pieno di amici intimi e altrettanto famosi,” ha raccontato GQ.

 

Ad alzare il livello sicuramente c’era Maguire, anche se sembra sia stato criticato per qualche giocata ed è uscito tra i primissimi. Kevin Hart era ambassador di PokerStars per un periodo piuttosto lungo prima del Covid-19. Dunque, c’era qualcuno che masticava l’Hold’em. Quello che ha impressionato di più l’ospite della sfida è stato il comico Nathan Fielder. Chalamet, invece, ha perso un grosso piatto contro Jenner: del resto, da noi si dice "fortunati al gioco, sfortunati in amore" e la coppia ha avuto recentemente qualche scricchiolio. Un segnale dal fato che tutto stia rientrando nella normalità?

Serata, tutto sommato, sobria. Difficile poter dire il contrario, anche se si è giornalisti e ospiti. Qualcosa di piccante sarà sicuramente accaduto, ma vige la riservatezza più assoluta. Non si sanno nemmeno i premi messi in palio. Ma forse è meglio così.

Quanto al giovane Chalamet, la vittoria agli Oscar non è arrivata, ma tutti sono certi che ci sarà un altro tavolo finale per lui, per vincere la statuetta, mica il braccialetto.