Poker e tasse, in Spagna torna l'incubo: la storia del chess master Pons
L'incubo Fisco monta ancora in Spagna dove il campione di scacchi e poker online Francisco Pons si vede rovinare la vita.
L'avevamo già detto: l'operazione All in c'ha fatto tremare e penare in Italia ma quello che continua ad accadere in Spagna è un incubo vero. Dopo i casi di Dragan Kostelic e Jesus Cortesancora da dirimere e, specie per il primo, con pochissime speranze di svignarsela dal Fisco spagnolo, ecco quello ancor più bizzarro (forse sarebbe meglio dire tragico) di Francisco Vallejo Pons. Il gran maestro di scacchi appassionato di poker ha abbandonato l'European Individual Championship di Batumi in Georgia dopo il quinto round. Strano per lui visto che è uno dei migliori del mondo e si era qualificato anche per la 2019 Fide World Cup.
Nel 2016 ho ricevuto una lettera dall'autorità fiscale spagnola che richiedeva più di 6 cifre in tasse! Più di mezzo milione di euro perché ho giocato a poker e ho perso. Sembra uno scherzo macabro, ma non lo è, da quel momento inizia una vicenda che si è ingrandita piano piano fino a diventare una palla di neve che ti schiaccia. "
A differenza degli altri due players che abbiamo citato Vallejo pare sia diventato vittima di una vecchia legge spagnola (che ha cessato di esistere nel 2012, un anno dopo aver smesso di giocare a poker online) in base alla quale qualsiasi guadagno online "gioco d'azzardo" è soggetto a tasse del 47%, mentre eventuali perdite non possono essere detratte dalle tasse. Una bella fregatura.
"Dal 2016 iniziano gli avvocati, iniziano le convocazioni e i dibattimenti con l'autorità fiscale spagnola, comincio a cancellare i tornei, inizio ad essere affetto da infezioni alla pelle per lo stress, devo annullare la mia partecipazione alla squadra nazionale perché sinceramente non avrei sopportato la pressione". Lacrime e dolore per una situazione paradossale.