La 'ministra' Stefani ritira i suoi ddl sul gioco: poker live nei circoli salvo (per ora)
La senatrice della Lega Nord e ministra Erika Stefani ha ritirato il disegno di legge sulla regolamentazione del gioco e sul poker live.
La senatrice della Lega Nord e "ministra" alle Autonomie e agli Affari regionali, Erika Stefani, ha appena ritirato alcuni disegni di legge che aveva presentato qualche settimana fa sulla "Abrogazione degli articoli 574 e 574-bis, nonché introduzione dell'articolo 605-bis del codice penale in materia di sottrazione o trattenimento anche all'estero di persone minori o incapaci" (247). Ma soprattutto quello sulle "Misure di contrasto al fenomeno della ludopatia e razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico" (287). Per tradurre dal politichese la Stefani ha sostanzialmente eliminato le sue misure sul gioco e soprattutto quelle che la vedevano schierata in prima linea nella regolamentazione del poker live. O meglio, il comma 2 dell’articolo 6 recitava: “Il gioco del poker con vincita in denaro, in tutte le sue varianti, non è ammesso all’interno dei circoli privati”. In varie interviste la Stefani aveva poi chiarito che la questione non si poteva risolvere con un comma.
Rimane aperto l'evidente anomalia creata dal Dl Dignità: laddove i concessionari legali di gioco pubblico sono assolutamente obbligati a non fare pubblicità in alcuna forma, alcuni operatori illegali o borderline promuovono liberamente i loro prodotti ed eventi. Una distorsione che il Parlamento dovrebbe cercare di eliminare consentendo almeno qualche apertura ad un divieto totale ma dannoso alla filiera regolare e al giocatore.