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Vivaldi conferma Koon: ‘Il rischio tecnologia nel poker live c'è, Triton all'avanguardia'

28 febbraio 2025 - 12:15

Auricolari, tappi per le orecchie, occhiali da sole, smartphone e mobile device, le Triton Poker Series all’avanguardia nei controlli di sicurezza per preservare l’integrità del gioco dal vivo.

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L’evoluzione tecnologica sta avanzando rapidamente, portando con sé enormi vantaggi, ma presenta anche dei rischi. Il poker, insieme ad altri settori, è particolarmente vulnerabile alle frode e all'uso improprio della tecnologia.

Recentemente, la posizione netta di Jason Koon, un top pro e ambasciatore della Triton Poker Series, ha suscitato molte discussioni sui social media tra i giocatori di poker. Koon ha condiviso quattro azioni che ritiene essenziali per affrontare questi problemi. È interessante notare che la sua opinione riflette la posizione di Triton, sostenuta da Luca Vivaldi, che ha offerto un'analisi dettagliata della questione.

Le quattro proposte di Koon sono le seguenti:

  • Controllo dell'orecchio interno: Esaminare la possibilità che i giocatori possano ricevere assistenza in tempo reale da chi si trova al di fuori del tavolo, come già avviene negli scacchi durante eventi importanti.
  • Divieto degli occhiali da sole: Koon non è contrario a chi desidera nascondere i propri occhi, ma esprime preoccupazione per l'accesso a strumenti tecnologici avanzati che possano fornire vantaggi in tempo reale.
  • Divieto di dispositivi elettronici: È fondamentale non permettere alcun dispositivo, sia sul tavolo che nei pressi.
  • Attenzione anche sugli anelli: Sono ammessi solo anelli composti da fasce solide di metallo o pietre trasparenti, per evitare possibili frodi.

 

Triton Poker Series in prima linea, parola di Luca Vivaldi

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I punti espressi da Jason Koon sono assolutamente condivisibili e fanno parte di una strategia mirata ad aumentare la sicurezza degli eventi dove è ambassador. A spiegare tutto in dettaglio è Luca Vivaldi, intervistato da Gioconews.it per il prossimo magazine mensile e a caldo dopo la vittoria della statuetta come best tournament director:

Jason è nostro ambassador e sa benissimo di cosa stiamo parlando e quanto lavoriamo per garantire la sicurezza. Con le nuove possibilità tecnologiche, siamo sempre al lavoro per aumentare l’integrità del gioco. Parlando di auricolari e sistemi simili, come negli scacchi, monitoriamo ormai da un paio di anni le eventuali trasmissioni radio e i segnali che potrebbero provenire dalle orecchie dei player o da altri dispositivi. Molti player utilizzano le cuffie per il noise cancelling e per isolarsi e concentrarsi. Nelle fasi cruciali, dove i dispositivi sono vietati, alcuni ricorrono a tappi per le orecchie, ma controlliamo anche quelli. Non vogliamo disturbare i nostri giocatori, ma avere il controllo della sicurezza è fondamentale per migliorarci come operatore, ed è una priorità. Ci sono molti altri tools di sicurezza che utilizziamo e implementiamo, ma preferiamo tenerli riservati per non dare vantaggi a eventuali comportamenti fraudolenti.”

Stesso discorso per i telefonini: “Ormai i dispositivi attuali possono eseguire software performanti di assistenza in tempo reale, e siamo molto rigorosi sull’uso di smartphone al tavolo. A 16 left sono assolutamente vietati. Abbiamo pagato premi milionari e distribuito 1,4 miliardi di dollari di premi in questi anni, quindi ogni colpo sposta in ICM tantissimi soldi e non possiamo permetterci sbavature. C’è anche chi investe somme importanti sui player. Allo stesso modo, pur comprendendo le esigenze social e di visibilità dei player, non si possono riprendere le mani al tavolo e fare altre cose simili,” ha specificato Vivaldi.

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