Risolto il caso Absolute Poker ma il Black Friday pesa ancora nel settore
Un altro pezzo della pagina drammatica del poker online con la risoluzione del caso di Tom Scott, fondatore di Absolute Poker.
Ha pagato 300mila dollari risolvendo definitivamente il suo caso ma ha dovuto comunque scontare una settimana di carcere. E con gli ultimi fondi da pagare da parte di Full Tilt con qualche player ancora in attesa di essere risarcito, la storia del Black Friday si può dire quasi conclusa. Alla fine chi ne esce maggiormente con le ossa rotte è Tom Scott, il fondatore di Absolute Poker, la room che ha danneggiato maggiormente i players americani e non. E nei giorni scorsi aveva parlato anche Howard Lederer pentendosi dei fattacci che hanno preceduto quel 15 aprile 2011 quando scoppiò la bomba del Black Friday del poker online Usa.
In sospeso le accuse su Isai Scheinberg, founder di PokerStars, ma lui ha fatto tantissimo per collaborare con la Giustizia Usa. Ma andiamo per ordine.
Ha violato la Unlawful Internet Gambling Enforcement Act, UIGEA e le leggi sul gioco d'azzardo mettendo in piedi un business illegale.
Tutto è bene quel che finisce bene? Mica tanto. Il Department of Justice è riuscita a pagare 33,5 milioni di dollari per 7.400 players di Absolute Poker e Ultimate Bet, le due room gemelle incriminate. Entro novembre i players dovrebbero ricevere tutti i soldi se sono in linea con i documenti necessari per effettuare la richiesta di rimborso.
Scott attualmente non ha interessi commerciali nel gambling online e non ha commentato nulla della sua vicenda.
La risposta di Lederer non è piccata, anzi: “Ho avuto un ruolo in tutto quello che è successo? Assolutamente. Se avessi fatto un lavoro migliore quando ero coinvolto nella gestione di Full Tilt e mi fossi assicurato che tutto stesse andando in maniera lineare, non sarebbe accaduto nulla”.
Di Chris Ferguson abbiamo parlato in abbondanza. E lo abbiamo anche intervistato nell'anno che è tornato stabilmente ai tavoli. Ora è leader della classifica Wsop Player Of The Year dopo aver "massato" lo schedule di Las Vegas giocando anche molto bene e ottenendo tanti risultati.
Come dicevamo, è vero che il tempo passa e cancella tutto. Ma questa rimane una ferita difficilmente guaribile e anzi, sarebbe bene non dimenticare mai quello che è successo.