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As.Tro e Cgia Mestre :70 miliardi di fatturato, gioco online raddoppiato dopo la pandemia

15 luglio 2022 - 15:14

I risultati del primo studio sul gioco online presentati da As.Tro e Cgia Mestre: 70 miliardi di fatturato, raddoppiati dopo la pandemia.

Scritto da Cesare Antonini

La Cgia di Mestre, in collaborazione con il centro studi As.Tro, associazione che tutela i diritti delle aziende e dei lavoratori del gioco pubblico, ha presentato il primo studio sul gioco online all’interno del report sul settore che, invece, è arrivato alla quarta edizione con lo stop, gioco forza, durante la pandemia. È stato presentato ieri, giovedì 14 luglio, a Roma, e presenta numeri pazzeschi.

L’OCCUPAZIONE NEL GIOCO ONLINE - Secondo i dati ricavati dagli studiosi della Cgia Mestre i concessionari autorizzati a operare nel settore del gioco online sono 84 di cui 31 esteri e 53 italiani, e per questi ultimi lavorano circa 4.350 addetti. I risultati economici di queste imprese derivano da diverse attività connesse con il gioco lecito sia fisico che a distanza. L’esercizio e la raccolta del gioco online è quindi solo una delle attività svolte da queste imprese. La stima è che i soli proventi online dei 53 concessionari italiani rappresentino un ammontare di risorse in grado di sostenere almeno 1.500 lavoratori.

IL GETTITO - Nel corso degli anni è cresciuto in maniera rilevante anche il gettito per l’erario. Dal 2015 al 2020 il dato è triplicato (da 212 milioni a 634 milioni di euro), mentre nel 2021 si stima che abbia raggiunto un ammontare di almeno 887 milioni di euro. A crescere è anche il tasso di incidenza della spesa online sulla spesa totale del gioco lecito, passato da poco più del 4% nel periodo 2012-2015 a oltre il 20% nel 2020. Particolarmente rilevante è il balzo dell'online nel 2020, in concomitanza con il lockdown della rete fisica: la crescita è stata del 45% (la spesa è passata dai 1,8 miliardi di euro del 2019 ai 2,6 del 2020), mentre per il 2021 si stima un aumento del 66% sul 2020, con una spesa vicina ai 4,5 miliardi (4.439 milioni di euro).

Ma andiamo più nello specifico.

COME SI SPARTISCE LA RACCOLTA TRA ERARIO, AZIENDE E PLAYERS? Ai giocatori nel corso del 2021 è ritornato circa il 94% del giocato, mentre l’effettiva spesa è di circa il 6% del giocato (raccolta).

L’ammontare della spesa viene ulteriormente suddiviso: il 20% circa va all’erario (si tratta di poco più del 1% della raccolta), mentre l’80% rappresenta la remunerazione lorda per la filiera (si trattadel 5% della raccolta).

Si tenga il 5% della raccolta che rimane alla filiera corrisponde al fatturato del settore, che dovrà quindi coprire i costi, fissi, variabili, le varie tipologie di oneri e remunerare i dipendenti. Inoltre,l’eventuale utile sarà sottoposto alla normale tassazione diretta.

LA RACCOLTA E IL BOOM DEGLI ULTIMI ANNI - Osservando l’andamento della raccolta del gioco on-line si possono notare due diverse fasi di crescita; una prima sino al 2012, e una seconda che inizia dal 2015. Nel biennio 2020-2021 il gioco on-line ha visto quasi raddoppiare la propria raccolta (+92%) con un aumento di oltre33 miliardi di euro.

Specularmente è progressivamente aumentata l’incidenza della raccolta da gioco on-line sul totale della raccolta del gioco lecito.

IL CONFRONTO COL GIOCO FISICO È IMPIETOSO - Il confronto tra l’andamento della raccolta nel canale fisico e quella on-line rende evidente che la modalità di gioco a distanza sia destinata ad assumere una sempre maggiore importanza nell’ambito del gioco lecito.

Il superamento del gioco on-line rispetto a quello su rete fisica avvenuto nel 2020 è senza dubbio frutto delle limitazioni che le attività sul territorio hanno subito; per cui l’attuale incidenza del volume del gioco on-line sul totale pari al 56% ( dato riferito al 2020) è probabile che sia destinata a ridursi all’apertura continuata e allo sparire delle limitazioni COVID. Tuttavia se si considera che nel 2021 il gioco on-line ha quasi raggiunto i 70 miliardi anche ipotizzando che la raccolta da rete fisica si attesti sugli stessi volumi del 2019 (anno pre-Covid), si può prevedere che la modalità di gioco a distanza sia almeno pari al 49% del totale.

MILIARDI DI ACCESSI AL GIOCO ILLEGALE - Accanto al gioco on-line regolare che garantisce il giocatore, assicura gettito all’erario e crea posti di lavoro, vi è il gioco on-line irregolare che si propone con siti web illegali che fanno a capo a soggetti privi di autorizzazione ad operare nel territorio dello Stato. L’ADM svolge una costante attività di monitoraggio ed inibizione dei siti web illegali; dal 2006 al 2020 ne sono stati inibiti oltre 9.000. Mediamente ogni anno vengono inibiti 600 siti illegali, mentre si registrano oltre 700 milioni di tentativi di accesso.

Si noti come all’aumentare dell’attività di inibizione si registi un calo dei tentativi di accesso ai siti illegali.

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