Poker online: battono i bot ma vengono bannati dalla room
Caso singolare su Ignition Poker dove un gruppo di giocatori hanno stanato account sospetti battendoli poi a loro volta ma la room li ha bloccati.
Scritto da Gt
Foto Alex Knight - Unsplash
I bot continuano a perseguitare i giocatori di poker “normali”. Dopo che in casi precedenti le room avevano bannato account di questo tipo quando trovavano prove delle loro attività, questa volta Ignition Poker ha deciso di fare il contrario ed escludere il giocatore che li aveva sconfitti.
In un'intervista con il canale di Matt Berkey, Peter Falconer ha confermato che lui e il suo team hanno studiato le strane azioni dei robot per due mesi e mezzo.
“Abbiamo iniziato trovando strano che molti piatti finissero con azioni multi-way, che sostanzialmente ci intrappolavano al river con puntate e rilanci, costringendoci a foldare.”
Falconer ha continuato a sfruttare la fragilità dei robot e solo nel mese di aprile ha guadagnato circa 50.000 dollari. Tuttavia, nell'ultimo fine settimana di quel mese ha deciso di prendersi qualche giorno libero, solo per essere sorpreso dalle e-mail dalla room in cui stava giocando che dicevano che il suo account era stato bloccato. Qualcosa che ha richiesto due mesi per essere risolto, anche se sul sito di igaming non c'era la possibilità di giocare a poker, ma solo nel casinò online e nelle scommesse.
Sono comunque riuscito a prelevare AUS$10.000 - $6.504 - ma quando ho provato ad aprire alcuni tavoli da poker non potevo giocare, al contrario c'era un messaggio per contattare l'assistenza. La preoccupazione di Peter Falconer aumenta quando Ignition ha deciso di bannare un giocatore legittimo, permettendo ai bot di rimanere “tranquilli” a scorrazzare per i tavoli virtuali.
Wpn (Acr Poker) ha avuto un caso identico e ha fatto pulizia. C'è un gruppo di giocatori high stakes che aiutano la room americana. Se l'attività sospetta viene confermata, l'account viene bannato (e i giocatori vengono rimborsati).
Da qui la proposta di Peter Falconer che, però, sembra cozzare con i guadagni lauti che ha avuto battendo i bot: “Potremmo essere quel gruppo di giocatori di Ignition, aiutarli a identificare gli autori del reato. Sarebbe un problema molto facile da risolvere, almeno nel breve termine. È in gioco la sostenibilità del sito e, se necessario, aiuteremo anche gratuitamente.”