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Cristaldi: 'Finalmente la sentenza Blanco/Fabretti sulle tasse di poker live è legge'

15 luglio 2016 - 07:52

L’esperto fiscalista Sebastiano Cristaldi commenta le disposizioni sulla tassazione delle vincite nei casinò contenute nella legge Europea 2015-2016.

Scritto da Cesare Antonini
Cristaldi: 'Finalmente la sentenza Blanco/Fabretti sulle tasse di poker live è legge'

"E' una grande soddisfazione vedere scritto nella legge il frutto del nostro lavoro che ha portato alla sentenza Blanco/Fabretti presso la Corte di Giustizia Europea nell'ottobre del 2014. Ci sono voluti due anni e mezzo ma, alla fine, lo Stato ha riconosciuto l'illegittimità dell'Operazione All in affermando il principio di non discriminazione nello Spazio Economico Europeo". E' il commento dell'esperto fiscalista Sebastiano Cristaldi che, in tandem con Massimiliano Rosa, legale esperto di gaming e poker, sono riusciti a fare giurisprudenza e ora anche legge sul tema della tassazione delle vincite nei casinò esteri, in merito all'approvazione della legge Europea 2015-2016, approvata nei giorni scorsi in via definitiva dalla Camera dei Deputati. L'articolo 6, come abbiamo già scritto in quei giorni su queste pagine, reca disposizioni sulla tassazione delle vincite nei casinò dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo, che vengono parificate a quelle realizzate nelle case da gioco in Italia. In attuazione a una sentenza della Corte di giustizia europea, viene dunque abolita la doppia tassazione.

Un ottimo lavoro ma quanto tempo: "All'inizio si era detto che entro l'estate del 2015 si sarebbe risolto tutto ma, come detto, ci sono voluti due anni e mezzo. Merito della nostra sentenza, sì, ma anche della procedura d'infrazione che pendeva sullo Stato italiano. Le due cose si sono sorrette l'una con l'altra e questo ha favorito l'approvazione definitiva tramite la legge di questi giorni". 

Va ricordato che "questa legge fa riferimento esclusivamente al territorio dell'Ue quindi per quello che riguarda altri Paesi non c'è la stessa salvaguardia. O meglio - spiega ancora Cristaldi - se c'è una tassazione alla fonte e c'è una convenzione tra l'Italia e il paese in questione va applicato il solito principio. Se non c'è una convenzione c'è poco da fare". 

Convenzioni ok ma cosa servirebbe veramente se non c'è la Commissione Ue a vigilare sui contribuenti? "In realtà ci vorrebbe una sanzione. Inoltre bisogna capire come equiparare il trattamento della vincita con la normativa del singolo stato estero. Però il principio è lo stesso: se c'è una convenzione allora vale il principio di non discriminazione a livello generale. Tuttavia non esiste un organo internazionale che può tutelare il contribuente e applicare l'eventuale violazione della convenzione".  

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