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Soppressione Aams: As.Tro, “Percorso in salita per tutela dell'industria, a rischio regime concessorio”

18 giugno 2012 - 10:50

“La soppressione di Aams è una notizia che ha colto tutti di sorpresa e che ha immediatamente fatto emergere, dopo la lettura del provvedimento governativo, sentimenti di enorme preoccupazione per l’industria del gioco lecito”, spiega l'Associazione As.Tro in una nota ufficiale. Se i primi comunicati, infatti, potevano ancora far pensare ad una mera “riorganizzazione” strutturale della Pubblica Amministrazione, l’articolato del decreto “fornisce spunti che vanno al di là delle sole riflessioni attinenti allo snellimento della spesa pubblica”. L'interpretazione dell'associazione è chiara: “Ciò che si legge tra le righe del provvedimento governativo è l’adozione di uno nuovo sistema di regolamentazione del gioco pubblico, sostanzialmente diverso da quello attuale, in cui spiccano due principi: la non – conferma espressa dell’istituto della concessione come architettura normativa e la trasformazione dell’approccio pubblico sul gioco, dall’attuale ruolo di 'regolatore e metronomo industriale' a quello di mero controllore di polizia tributaria”.

Scritto da Redazione GiocoNews


Un arretramento che suona come una “presa di distanza, che si fonda sul connubio funzionale – operativo agenzia fiscale – guardia di finanza, istituito dal decreto come unico  collante tra il presente e il futuro”.
£Se queste “letture tra le righe” dovessero trovare conferma (e basterà attendere 90 giorni dalla conversione in legge del decreto per appurarlo), si potrà tranquillamente decretare la scomparsa dell’attuale sistema a favore di un nuovo impianto che, per brevità espositiva, si può etichettare con una formula di agevole comprensione per gli addetti ai lavori, ovvero un sistema 'punto com'£.
Se poi si apprende che il Governo, contestualmente al decreto legge, decide di non impugnare le normative regionali che si sovrappongono a quelle statali in materia di gioco lecito, abrogandole di fatto, ed istituendo una sorta di federalismo anarchico sul gioco in virtù del quale la slot viene concepita come una “discarica” rifiutata dai territori, il cerchio si chiude.
Al riguardo As.Tro auspica che sul punto si crei quanto prima un confronto interno al settore, che consenta, una volta tanto, di far tesoro delle “avvisaglie” gestendo politicamente l’evoluzione istituzionale del comparto.

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