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Senato: norme sui giochi ancora protagoniste in Commissione

16 marzo 2012 - 08:45

Si è conclusa la discussione generale da parte della quinta e sesta commissione del Senato (bilancio e finanze) del decreto fiscale: le repliche dei relatori e del rappresentante del governo (il sottosegretario al'Economia Vieri Ceriani) è rinviata alla settimana prossima. È quanto stabilito ieri dalle due commissioni incaricate di esaminare in sede referente il testo, che hanno accolto la proposta del presidente della sesta commissione Mario Baldassarri, che è anche relatore per conto della commissione del testo, di posticipare dalle 13 alle 15 di oggi il termine ultimo per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno al disegno di conversione in legge. Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 La carica dei 700 emendamenti, tra quelli sui giochi si chiede aliquota almeno al 20% per tutti i giochi

Scritto da Anna Maria Rengo

Nel corso della discussione di ieri sono stati tanti gli interventi riferiti all'articolo 10, quello che più specificamente si occupa di giochi e che prevede il potenziamento dei loro controlli: a tale proposito, il senatore Adriano Musi (Pd), ha espresso perplessità con particolare riferimento al comma 1 in cui si autorizzano i dipendenti dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato di operare in qualità di agenti sotto copertura al fine di acquisire elementi di prova in relazione a eventuali violazioni, considerato che esistono norme stringenti sull'espletamento di tale funzione, che non si tratta di ufficiali di polizia, ma di impiegati civili, nonché il rischio a cui tali soggetti vengono esposte. Con riferimento al comma 9 dello stesso articolo, che conferma un provvedimento del Direttore dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, sospeso dal giudice amministrativo, premesso che si interviene su questione contestata, Musi ha sottolineato con preoccupazione l'utilizzo dello strumento legislativo per intervenire su materie oggetto di una pronuncia emanata da un organo giurisdizionale e chiesto, pertanto, al Governo, chiarimenti in merito.

 

Anche il senatore Mauro Agostini, ha espresso le sue osservazioni sull'articolo 10, rilevando che le misure sul finanziamento di un programma di comunicazione per il rilancio dell'ippica e il coinvolgimento dell'Isa in progetti di sviluppo del settore ippico avrebbero dovuto essere più opportunamente inserite in un altro provvedimento.

Il senatore Salvatore Sciascia (Pdl) ha evidenziato il carattere complesso del provvedimento e la limitata presenza di misure di effettiva semplificazione. Nel merito ha richiamato l'attenzione sulle finalità del fondo di cui all'articolo 10, comma 1, sottolineando in particolare l'esigenza di destinare una parte delle sue risorse all'obiettivo di prevenire la diffusione delle ludopatie presso i minori. In proposito ha condiviso i richiami della senatrice Leddi riguardo all'opportunità di istituire un apposito fondo contro i fenomeni di dipendenza dal gioco, a cui occorrerebbe riconoscere la natura di vera e propria malattia sociale, come previsto da alcuni disegni di legge presentati dal senatore Lauro. Un'ulteriore proposta potrebbe riguardare l'utilizzo per tale finalità di una parte delle entrate derivanti dal settore dei giochi.

 

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