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Scandroglio (Pdl): "Azzardo, negativa la rinuncia a distanza minima su sale gioco"

12 settembre 2012 - 08:53

“E’ incomprensibile la scelta del governo di eliminare dalla versione finale del decreto Balduzzi la norma sulla distanza minima delle sale gioco da scuole, luoghi di culto e centri di aggregazione. Non vorremmo che dietro la motivazione del paventato rischio di incostituzionalità si nascondesse il cedimento a chi punta a mantenere lo status quo in materia di azzardo”. E’ quanto dichiara l’onorevole Michele Scandroglio, deputato del Popolo della Libertà e presidente dell’Associazione 'Liberi dall’azzardo', commentando il testo definitivo del decreto Balduzzi, trasmesso al Quirinale. As.Tro: “Dl Sanità, occasione storica per il riassetto del comparto” Lauro (Pdl): Il presidente Napolitano non firmi il decreto L’Unione Nazionale Consumatori: “Stessa quantità di gioco, ma più trasparenza”

Scritto da Sm

“Pur contenendo misure apprezzabili e da me personalmente richieste con appositi progetti di legge - prosegue Scandroglio - il decreto non può essere ritenuto soddisfacente. Ben vengano le restrizioni alla pubblicità e le indicazioni sui rischi di dipendenza e sulle possibilità di vincita riportati su schedine, slot e videolottery, nelle agenzie di scommesse, sui siti internet. Ben venga l’inasprimento delle sanzioni. Ma tutto ciò non basta. Sarà mia cura – conclude il presidente di ‘Liberi dall’azzardo’ – presentare, in sede di conversione del decreto, emendamenti che rafforzino il testo di Balduzzi. Come già accaduto con altri decreti del governo Monti, il parlamento saprà correggere in meglio atti mediocri provenienti dall’esecutivo”.

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