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Dl crescita: pioggia di emendamenti (e di bocciature) sui giochi

30 novembre 2012 - 09:54

Sono numerosissimi gli emendamenti che a vario titolo chiedono un incremento del prelievo erariale sui giochi, presentati al disegno di conversione in legge del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, del cui esame in sede referente è incaricata la decima commissione Attività produttive del Senato. La commissione Bilancio, in sede consultiva, ha però espresso un parere negativo (di semplice contrarietà o ai sensi dell’articolo 81 della costituzione) sulla maggior parte di essi.

Scritto da Amr

Parere contrario per sempio all’emendamento Tomasselli, Armato, De Sena, Fioroni, Garraffa, Latorre, Sangalli, Legnini, Mongiello che mirava all’aumento del Preu per incrementare la patrimonializzazione dei confidi, come quello, sempre a loro firma, che prevedeva la costituzione di un fondo per sostenere i processi di razionalizzazione e di fornire servizi ai confidi. No all’emendamento De Lillo che voleva delegare il governo ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi recanti il riordino delle vigenti disposizioni in materia di giochi pubblici, così pure all’emendamento Bertuzzi, Pignedoli, Andria, Antezza, Mongiello, Pertoldi, Randazzo, che voleva alzare il preu per sostenere le imprese agricole. al Sangalli, Armato, De Sena, Fioroni, Garraffa, Latorre, Tomasselli sul finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali con elevato contenuto di innovazione, al Bertuzzi, Pignedoli, Andria, Antezza, Mongiello, Pertoldi Randazzo sulle start-up innovative. No anche all’emendamento Tomassini, Armato, De Sena, Fioroni, Garraffa, Latorre, Sangalli, Legnini, Mongiello sul consolidamento dell’attività di garanzia collettiva dei fidi nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.

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