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Bassano, il consiglio comunale vieta l'apertura di case da gioco in centro storico

05 febbraio 2013 - 09:15

L'ultimo consiglio comunale svoltosi a Bassano del Grappa (Vi) ha votato ed approvato un emendamento della maggioranza che impone ai proprietari di due edifici del centro storico di “non destinare gli spazi commerciali oggetto degli accordi ad attività come case da gioco e similari”. Contrario il gruppo Bassano ConGiunta, per cui il "tema è troppo importante per relegarlo a due soli casi".

Scritto da Fm

In un comunicato, il gruppo Bassano ConGiunta spiega che il voto contrario è in realtà motivato dalla necessità di bloccare la proliferazione del fenomeno delle case da gioco, con evidente riferimento alle sale slot e vlt, più che ai casinò: "Attualmente queste attività si possono insediare in un qualunque locale ad uso commerciale, certo anche in questi due, ma non solo. In centro storico, ad esempio, sono state aperte poco tempo fa due di queste attività, e poi ci sono molti altri spazi commerciali inutilizzati, le botteghe chiuse con cartelli vendesi o affittasi esposti nelle vetrine, e facile preda quindi per i gestori di queste bische legalizzate”.

Un articolo delle norme tecniche di attuazione del PI vigente a Bassano esclude già la possibilità di insediare queste attività ai piani terra degli edifici commerciali di pregio del centro storico, quindi, per Bassano ConGiunta “sarebbe stato sufficiente proporre di estendere la valenza di questo articolo anche agli altri piani. Allora certamente si sarebbe dimostrata con concretezza la volontà di contrastare duramente il proliferare del gioco d’azzardo”.

A rischio, sempre secondo il gruppo Bassano ConGiunta, sono i nuovi spazi commerciali che apriranno a breve in città, frequentati ogni giorno da migliaia di persone e in primis dai giovani. L’amministrazione è chiamata a fare “proposte mirate e ad ampio raggio, che riguardino tutto il territorio comunale con le sue zone sensibili, come il Centro Studi o altre aree di aggregazione dei nostri ragazzi, e non solo due edifici in centro storico, con una regolamentazione che disciplini in modo ferreo ed organico l’apertura e l’accessibilità di queste sale da gioco, a fronte di un numero sempre maggiore di richieste di apertura”.

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