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Emilia Romagna, in Commissione Sanità il ddl di Pagani (Pd) sui criteri di apertura delle sale gioco

15 aprile 2013 - 11:28

Prenderà il via domani, martedì 16 aprile, l’iter legislativo in Commissione Sanità del progetto di legge sul gioco d'azzardo patologico presentato dal consigliere regionale dell'Emilia Romagna Giuseppe Pagani (Pd) , lo scorso ottobre. Roncadelle (BS), Mattu: "Più poteri ai sindaci contro il Gap" Spagna: la Direzione generale del gioco concede 51 licenze definitive per l'online

Scritto da Fm

Già annunciati una serie di emendamenti necessari a seguito della legge di conversione, con modificazioni, del Decreto Balduzzi (Decreto Legge 13 Settembre 2012, n. 158). Il progetto 'Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate', firmato anche dai consiglieri Monari, Barbati, Sconciaforni e Naldi, prevede che i criteri per l'apertura delle sale siano decisi dai sindaci e fissa a 500 metri la distanza minima dai 'punti sensibili', vale a dire "da istituti scolastici  e altri luoghi frequentati principalmente da giovani, luoghi di culto o strutture sanitarie o socio-assistenziali e ricettive per categorie protette. Il Comune potrà individuare altri luoghi sensibili, tenuto conto dell’impatto dell’attività, sempre in un raggio di 500 metri", mentre la Regione Emilia-Romagna "rilascerà il marchio Slot freE-R agli esercenti di esercizi commerciali, ai gestori dei circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che scelgono di non installare nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo".

Tali norme, si legge nel testo presentato da Pagani, si rendono ancora più necessarie dopo che "la Guardia di Finanza ha chiuso diversi circoli privati di gioco illegale anche nella Regione Emilia-Romagna, in cui erano presenti computer collegati a siti non autorizzati di poker online e tavoli da gioco non autorizzati".
Inoltre, "la Regione Emilia-Romagna, dopo analoghe esperienze delle Regioni Toscana e Piemonte, nel 2011 ha aperto una sperimentazione di accoglienza per persone con dipendenza patologica da gioco d’azzardo denominata 'Pluto'. Guardiamo con favore a questo progetto e il presente progetto di legge tende a dare un contorno normativo alle misure sanitarie sperimentali messe in campo fino ad oggi.

Il ddl chiede la promozione, da parte delle Ausl, "di iniziative che riguardano interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. In questo ambito sarà possibile attivare interventi di sperimentazione di offerte trattamentali anche di tipo residenziale e la costituzione di strutture specialistiche monotematiche e la formazione e l’aggiornamento specialistico degli operatori sociali e sociosanitari".
In parallelo, si legge ancora nella proposta, "il personale operante nelle sale giochi e gli esercenti saranno inoltre tenuti a frequentare corsi di formazione predisposti dalle Ausl sui rischi del gioco patologico e sulla rete di sostegno e dovranno esporre materiale informativo sui rischi del gioco d’azzardo patologico all’interno delle sale da gioco".

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