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Crema, Comune: "Sale giochi già regolate da normativa statale"

13 maggio 2013 - 10:08

Nei prossimi giorni, il Comune di Crema discuterà la mozione presentata dai consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle per chiedere "un’ordinanza che vieti l’apertura di nuovi centri scommesse e locali in prossimità di luoghi sensibili". Ma qual è il senso di questa richiesta, dopo che un'ordinanza analoga, approvata a fine 2010, è stata subito revocata? Vella (Municipio V Roma): "Su via Tiburtina rischio gioco patologico"

Scritto da Fm

Secondo quanto riferiscono funzionari del Servizio Tributi del comune lombardo, intervistati da Gioconews.it, la decisione di revocare il provvedimento è da ricondurre all'ufficio legale del Comune: gli avvocati hanno di fatto sconsigliato l'adozione dello strumento dell'ordinanza dopo la serie di ricorsi al Tar che hanno annullato le normative proposte dalle amministrazioni locali, in primis quello che ha riguardato il Comune di Verbania, che è stato condannato a pagare alte penali.
 
I funzionari poi evidenziano come in questo momento, sia inutile emanare norme locali, visto che la gestione del gioco è in capo allo Stato e ai Monopoli. Alcuni punti poi sono già normati da regolamenti: le sale ad esempio,  devono sottostare a precise disposizioni in materia urbanistica per la metratura e la disponibilità di parcheggi, e agli articoli ex 86 e 88 del Tulps per quanto riguarda l'installazione degli apparecchi. Per l'apertura di punti ristoro invece devono chiedere la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività - la dichiarazione che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un'attività produttiva, ndr) al Comune.
 

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